Dopo l'affermazione del 2016 nelle Nuove Proposte, la collaborazione con Adriano Celentano, il regista Fausto Brizzi, il trionfatore di Sanremo 2017 uscirà in aprile col nuovo album e il 13 maggio a Kiev rappresenterà l'Italia all'Eurovision Song Contest.
Come si può emergere in un ambiente complesso e difficile come quello della musica? Come ci si può distinguere in mezzo a tante proposte che faticano a farsi ascoltare? La storia di Francesco Gabbani ruota intorno alla parola chiave “gavetta”, ma quella gavetta dura, che ti può portare, nel tempo, ad avere soddisfazioni personali passando però per tante delusioni. Chi di voi si ricorda che, ad esempio, Francesco Gabbani coi suoi Trikobalto nel 2001 aveva aperto l'unica data italiana degli Oasis, mentre due loro videoclip erano in alta rotazione?
Lo stesso Gabbani di quei tempi ha raccontato: “Per molto tempo ho fatto solo cose mirate ad avere successo: scrivevo canzoni appetibili per la radio, vivevo la musica in maniera ossessiva e soffrivo terribilmente per risultati che non arrivavano”. Poi cos'è successo? Nel 2010 Gabbani esce dal gruppo e comincia a scrivere per il piacere di farlo, a coltivare una passione, ad esprimere se stesso senza altre pretese, cercando un proprio linguaggio. Nel 2013 esce il suo primo album dall'ironico titolo “Greitist hits” ma è solo alla fine del 2015 quando, fresco di firma con la BMG, presenta alle selezioni di Sanremo Giovani quella che sarebbe diventata la folgorante hit dell'anno successivo, “Amen”.
Il successo della canzone traina anche l'album “Eternamente ora” e prepara il terreno ad importanti collaborazioni: quella col regista Fausto Brizzi per il quale cura la colonna sonora di “Poveri ma ricchi”, ha scritto "l'amore sa" per Francesco Renga e “Il bambino col fucile” per Adriano Celentano, il pezzo è stato inserito nell'album di MinaCelentano “Le migliori”, il più venduto del 2016. L'anno nuovo è cominciato all'insegna de “La scimmia nuda” citazione dell'antropologo Desmond Morris trasformata in ballo e tormentone insieme ad un celeberrimo dubbio amletico, il “Panta Rei” di Eraclito, il "Nirvana" di Shopenauer, persino “Singing in the rain”..accozzaglia di citazioni improbabili, per raccontare il nostro modo, superficiale e comodo, di ricorrere a rimedi orientali di cui non capiamo senso ed origini. Così l'artista è riuscito a trasformare il palco del Teatro Ariston in una pista da ballo che unisce le generazioni aiutato dallo "scimmione" Fiippo Ranaldi.
“Occidentali's Karma” ha consolidato e confermato una carriera in crescita che ora si apre a due nuove sfide: un album in uscita ad aprile coll'obiettivo di coniugare profondità e leggerezza seguita dalla partecipazione all'Eurovision Song Contest 2017 con 43 paesi partecipanti e una audencie globale (web compreso) di 200 milioni di persone.
In bocca al lupo Francesco con un bel saluto indiano a mani giunte..Namastè Alè!
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MUSICAL EXPRESS è un programma di Fabio Alberti, in onda tutti i giorni alle 10,10 – 15,10 – 21,00 su Radio Budrio