Il teatro alle persone, le persone a teatro: la nobile arte raccontata da Fabrizio Romagnoli.
Canto, ballo, parole, mimica, sul palcoscenico il corpo diviene uno strumento con cui mettere in scena umane passioni e spettacolari vicende. Gli attori, tramite le loro interpretazioni, danno voce all’immaginazione degli spettatori e raccontano i moti dell’anima. Il teatro è catarsi, di fronte a uno spettacolo possiamo ridere o piangere, provare consenso o disapprovazione, in ogni caso saremo coinvolti in un processo emotivo che ci scuote dal torpore quotidiano, inducendoci a una riflessione che si tramuta in crescita spirituale e intellettuale.
Oggi più di ieri, tuttavia, il teatro è un’attività di nicchia. Sia chiaro, non si sta qui facendo apologia del passato, corredata da banale critica alle abitudini odierne: TV, pc, smartphone e qualunque dispositivo permetta di accedere a qualsivoglia spettacolo in qualsiasi parte del mondo è a dir poco bene accetto. È innegabile però che ad oggi poche volte e da poche persone, i cosiddetti appassionati, capita di sentirsi dire “stasera vado a teatro” e il conseguente stupore, misto ad ammirazione, che si palesa sul volto di chi ascolta tale affermazione la dice lunga sull’abitudine di accomodarsi davanti a un palcoscenico.
Certo, non siamo tutti intellettuali che millantano chissà quali conoscenze o aristocratici gusti, ma è pur vero che il teatro non è affatto per pochi, non lo è mai stato. Il suo essere “per palati fini” non si confà alla sua stessa natura, il teatro è di tutti e per tutti. D’altra parte non è forse un controsenso conoscere alla perfezione lo spettacolo di tal dei tali in chissà quale parte del mondo e ignorare la performance che si sta tenendo nel teatro dietro casa? È vero basta digitare su Google il nome dello spettacolo del tal dei tali di cui sopra, per sapere se vale la pena o meno dedicargli anche solo cinque minuti del nostro prezioso e striminzito tempo libero. Perché mai dovremmo andare a passare due ore a guardare qualcosa che forse non ci soddisferà e che ci lascerà con la convinzione che avremmo potuto fare di meglio. E se la storia non fosse avvincente? e se gli attori non fossero bravi? e se lo spettacolo fosse troppo lungo, o troppo corto? e se le poltrone non fossero abbastanza comode?
È per rispondere a tutti questi “se” e per riportare la gente a teatro che è nata Atto X Atto, una rubrica frutto della collaborazione tra Donato Francesco Bianco - direttore del Titolo.it- e Fabrizio Romagnoli- attore, autore, regista teatrale e insegnante di recitazione. Atto x Atto è un approfondimento teatrale, immediato e sempre aggiornato, che dagli studi del TitoloTv dà tutte le informazioni sugli spettacoli teatrali in programma. Attraverso analisi e interviste agli attori, Fabrizio Romagnoli porta la sua ventennale esperienza in giro per i teatri di Roma. Lo spettatore potrà così non solo scoprire le storie rappresentate ma anche conoscerne gli interpreti. Un excursus approfondito che, per la prima volta in assoluto in Italia, offre una panoramica completa dell’attività teatrale. Il format, partito a ottobre 2016, è stato accolto con grande entusiasmo. Tanti gli appuntamenti in calendario, una risposta positiva che ha portato Atto x Atto a diventare un appuntamento settimanale, originariamente era invece prevista una puntata ogni quindici giorni.
“Il teatro ha bisogno di essere divulgato, dobbiamo di nuovo riempire i teatri. Il teatro può esser per tutti, deve essere per tutti. Il teatro è quella cultura che aiuta ad aprire la mente; a teatro si affrontano più aspetti della vita rispetto alla televisione, il teatro ha un’amplificazione culturale enorme per la mente dello spettatore”, così Fabrizio Romagnoli durante la prima puntata di Atto x Atto.
Atto x atto, a teatro con Fabrizio Romagnoli è una rubrica che vuole portare le persone a teatro e al tempo stesso “svecchiare” quest’ultimo. Il teatro è una realtà varia che non si esaurisce con le opere che tutti conoscono. Uno stesso palcoscenico si presta a un’infinità di spettacoli e di esperienze, un insieme variegato di conoscenze e competenze artistiche che Fabrizio Romagnoli racconta puntata dopo puntata. È così che classico e contemporaneo si alternano dietro lo stesso sipario, pronti a incantare un pubblico in grado di riscoprire l’essenza di un’arte antica ma sempre attuale.
A proposito di contemporaneità, Atto x Atto vuole essere anche un’opportunità di crescita per i giovani artisti, come ha sottolineato Romagnoli nel corso della stessa puntata: “È difficile fare teatro contemporaneo perché il teatro trova rifugio in titoli famosi, titoli di autori affermati, confermati e approvati. Il contemporaneo e reale di oggi è difficile da mettere in scena perché si ha il punto interrogativo su come sarà, se avrà o meno presa sul pubblico. Spero che questa trasmissione riesca a portare più persone a teatro, perché l’afflusso di spettatori permetterebbe una maggiore crescita anche dei giovani, siano essi autori, attori o produttori.” Che dire? Gli spettacoli ci sono, il narratore anche, a questo punto non resta che immergersi, atto x atto, nei più belli e accattivanti spettacoli teatrali.
Atto x atto, a teatro con Fabrizio Romagnoli vi aspetta ogni settimana su il TitoloTV.
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