A Rossano gli Yellowjackets al Peperoncino Jazz Festival
Va avanti sullo Ionio cosentino la XVII edizione del piccante Jazz Festival, per l’occasione sarà presente una delegazione del consolato degli Usa.
Proseguono con grandissimo successo di pubblico e notevoli riscontri sulla stampa sia locale che nazionale le tappe ioniche della XVII edizione del Peperoncino Jazz Festival. La rassegna musicale itinerante è iniziata lo scorso 15 luglio e in programma fino al 16 settembre prossimo. Nell’arco di due mesi di programmazione prevede circa 60 eventi in cartellone e il coinvolgimento nel suo circuito turistico e culturale di ben 33 località calabresi.
Sono state appena archiviate con successo la “prima volta” del festival musicale più piccante d’Italia in quel di Francavilla Marittima e i sold out delle serate svoltesi nel caratteristico centro storico di Roseto Capo Spulico per il 12° anno consecutivo. Grazie alla profonda sinergia tra l’amministrazione comunale del nuovo, importante comune calabrese di Corigliano Rossano lo splendido chiostro di Palazzo San Bernardino si appresta ad ospitare l’ormai tradizionale tappa del PJF all’insegna del Magna Graecia Jazz Fest.
Arrivano gli Yellowjackets
Abbiamo assistito in passato agli indimenticabili concerti di vere e proprie star internazionali quali John Scofield, Joshua Redman, Alvin Queen, Mark Turner, Maria Joao, Peter Martin, Enrico Rava, Paolo Fresu ecc.. Quest’anno sul palco del Peperoncino Jazz Festival saranno protagonisti gli Yellowjackets, che con 25 album all’attivo (l’ultimo, “Raising Our Voice”, con ospite Luciana Souza, in uscita a settembre), rappresentano la più longeva e creativa fusion band della storia.
E questo non solo per un fatto di continuità anagrafica (sono sulla scena da ben quarant’anni!), quanto per l’esplosiva spinta a sperimentare. Lavorano continuamente su linguaggi, fusioni e contaminazioni e a rivedono il proprio orizzonte espressivo alla luce di nuove acquisizioni stilistiche. Esplorano e sperimentando nel campo della poliritmia, mischiando e fondendo diversi generi musicali: blues, pop, R&B e jazz.
I primi lavori discografici della band si svilupparono attorno all’esplosione della musica fusion
La band nasce nel 1977 su iniziativa del chitarrista Robben Ford, del tastierista – pianista Russell Ferrante e del bassista Jimmy Haslip. In quegli anni il gruppo affascinò molti artisti di estrazione jazzistica. Infatti divennero famosi con l’album jazz-funk che porta il loro nome e che ha rappresentato un anticipo importante di quello stile electric-fusion. Ovvero la fusione di Jazz e R&B ispirato ai Weather Report). Dopo l’ingresso nel gruppo del batterista William Kennedy e del sassofonista Bob Mintzer, il suono degli Yellowjackets cambiò sensibilmente. Non rimase più legato alla fusion nuda e cruda, ma si inserì molto più a fondo in un contesto jazz.
Samurai Samba, Shades, Four Corners, Live Wires, Run For Your Life e Club Nocturne, Lifecicle. Questi sono solo alcuni dei capitoli discografici realizzati nel corso della prestigiosa carriera dallo storico quartetto. Si esibirà al PJF nella formazione attuale, composta da Russell Ferrante al piano e tastiere, Bob Mintzer al sax ed ewi, Dane Alderso al basso e Will Kennedy alla batteria.
Il festival è organizzato dall’Associazione culturale Picanto e diretto artisticamente da Sergio Gimigliano. L’evento si caratterizzerà anche nel segno dell’enogastronomia d’eccellenza, con la degustazione dei migliori vini calabresi sotto e proseguirà sullo Ionio cosentino con tappe a Sibari, Vaccarizzo e Villapiana.
Nel finale dopo le tappe a Lamezia Terme e Rende, chiusura all’insegna del V Calabria Jazz Meeting.