Uno di noi
Spesso la vita ci lascia dei vuoti incolmabili. Carriere o relazioni mancate, opportunità lavorative, sogni repressi o amici che improvvisamente ci lasciano secondo un “disegno divino”.
Proprio quest’ultimo, in certi casi diventa incomprensibile al mondo intero. Un disegno talmente enigmatico che trasforma l’astrattismo più puro in un qualcosa di logico.
La vita in pochi istanti assume il battito delle ali di una farfalla. Vola via, lontano da ogni singolo fiore. Non si ciba più del nettare dei propri cari e lascia mille domande senza nessuna risposta.
Viviamo ogni giorno con l’idea che tutto quello che ci circonda non possa mai finire. Accumuliamo inutilità di parole, oggetti e modi di agire che posti sul ciglio di un ponte verso nuove dimensioni, cessano la loro totale importanza.
Uno di noi non c’è più. Non per sua piena volontà. Forse per un quadro non quanto “divino” quanto puramente biologico o altro mistero terreno.
Ci si pensa sempre alla propria ora X e si cerca di esorcizzare la morte con umorismo, perché poi, ci hanno sempre detto che il passaggio verso nuove dimensioni, tra tunnel, fonti di luce e parenti ritrovati non è poi del tutto male.
Uno di noi però aveva ancora dei sogni da realizzare. Uno di noi aveva ancora dei bambini da crescere. Uno di noi aveva un sorriso anche nelle peggiori giornate. Perché Uno di noi amava la vita e le cose più semplici sognando come tanti alla sua giovane età.
Di Uno di noi rimane un solo e unico insegnamento. Goderci la vita e non permettere che il tempo voli via su ciò che può renderci ogni giorno tristi.
Grazie Uno di noi. Il tuo sguardo rimarrà vivo nel tempo e ricordato per sempre. La tua vita ha permesso di migliorare le nostre e di questo te ne saremo sempre grati.