Un piccolo cuore malato
Dal Niger a Bologna, Piccoli Grandi Cuori accoglie Aliou per curarlo e accoglierlo.
E’ atterrato il 29 novembre all’aeroporto Marconi di Bologna il bambino di 21 mesi che ha una cardiopatia congenita: lo ha accolto l’associazione Piccoli Grandi Cuori che sosterrà tutte le spese per curarlo e accoglierlo dopo la dimissione dall’Ospedale. A curarlo saranno i medici della Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica e dell’Età Evolutiva dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola
Aliou ha 21 mesi ed è nato a Tillabéri, in Niger: è l’ultimo di sette fratelli e ieri è arrivato in Italia, a Bologna, per essere curato. Ha una cardiopatia congenita e necessita di cure presso un centro specializzato. Lo ha accolto insieme alla sua mamma all’aeroporto G. Marconi di Bologna l’associazione Piccoli Grandi Cuori, che sosterrà tutte le spese medico sanitarie, le spese per il viaggio e per la sua accoglienza quando sarà dimesso dall’Ospedale.
L’appello di solidarietà per il piccolo è stato lanciato da Coopi, una Ong laica umanitaria italiana che si occupa di cooperazione internazionale e di salute: la responsabile della missione Coopi, Morena Zucchelli, si è attivata quasi un anno fa per portarlo in Italia, insieme all’ambasciatore italiano in Niger, e ha preso contatto con Piccoli Grandi Cuori grazie alla quale, già nel 2021, è stato curato e accolto un altro bambino del Niger, Habibou, che arrivò in gravissime condizioni di salute.
Le cure necessarie per Aliou saranno prestate dai cardiologi e dai cardiochirurghi pediatrici dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola a Bologna: non esistendo un accordo tra la Regione Emilia-Romagna e il Niger si è infatti reso necessario coprire i costi vivi per le cure mediche oltre alle spese per il volo aereo e a quelle per accoglierlo al Polo dei Cuori, dove è giunto ieri in attesa di ricovero e dove resterà poi con la sua mamma per il periodo necessario dopo le dimissioni dall’Ospedale.
Il Polo dei Cuori è la casa dove l’associazione accoglie gratuitamente i pazienti cardiopatici congeniti e le loro famiglie. Nel 2022 questa struttura ha accolto 84 famiglie e quasi 200 persone, di cui 36 minori, nelle seguenti situazioni: familiari di pazienti con cardiopatie congenite ricoverate in ospedale o pazienti stessi; pazienti dimessi ma non ancora pronti per tornare a casa; pazienti e familiari residenti fuori Regione, che devono sottoporsi ad accertamenti e controlli presso il Policlinico; coppie in attesa della nascita di un bimbo con diagnosi prenatale; trapianti di cuore e lungodegenze; accoglienze internazionali come quella di Aliou, Lourdemia e Habibou.
La storia di Aliou
Aliou è frutto di seconde nozze: il suo papà è un piccolo commerciante, ha cinque figli dalla prima moglie e sette dalla seconda, lui è il più piccolino. La sua mamma, Aichatou, ha 42 anni e lo ha accompagnato in Italia lasciando gli altri figli in cura e gestione alla prima moglie e alla nonna.
Appena arrivata in Italia, stanca e provata dal viaggio, dice la mamma Aichatou: “Mi sento bene, non ho avuto paura del viaggio anche se è la prima volta che prendo un aereo. Ho molta fiducia nell’associazione e nei medici e so che sarò ben accolta. Mi sono accorta che Aliou era malato per la difficoltà di respirare dopo il Battesimo, a una settimana dalla sua nascita“.
“Ci siamo attivati subito appena ho ricevuto la chiamata di Morena Zucchelli di Coopi – spiega Paola Montanari, presidente Piccoli Grandi Cuori odv -. Abbiamo accolto Aliou e la sua mamma e gli daremo tutto il supporto possibile, attraverso il lavoro prezioso delle nostre psicologhe, delle nostre assistenti sociali e dei nostri volontari.
Quando Aliou sarà dimesso dall’Ospedale tornerà insieme alla sua mamma qui al Polo dei Cuori dove i nostri volontari si occuperanno di fare la spesa per loro e di aiutarli nei trasferimenti verso l’Ospedale. Aliou riceverà le migliori cure sanitarie, grazie al lavoro eccellente dei nostri medici delle Unità Operative di Cardiologia e Cardiochirurgia dell’IRCCS Sant’Orsola.
Qui, dal 1997, siamo l’associazione di riferimento e qui ogni giorno, fianco a fianco con il personale medico sanitario, ci impegniamo per rendere più lieve il percorso di cura di ogni persona con cardiopatia congenita e dei suoi familiari“.
La situazione in Niger
Il Niger è un Paese molto vasto, quattro volte l’Italia, con una popolazione di circa 23 milioni di abitanti, e a luglio ha vissuto un colpo di stato che ha avviato la crisi politico-istituzionale della nazione africana.
“E’ un paese che non ha accesso al mare – spiega Morena Zucchelli, uno dei più poveri al mondo e versa in una situazione drammatica. Dal 26 luglio, dopo il colpo di stato, è tutto più complesso: ci sono grosse restrizioni, la popolazione soffre. Mancano infrastrutture mediche e per questo si è reso necessario il trasferimento di Aliou in Italia.
Il governatore di Tillabéri anteriore al colpo di stato ci ha riferito questo caso, circa un anno fa: il bambino è stato visitato dai nostri medici e finalmente siamo riusciti ad ottenere passaporti e visto per l’Italia. Ci ha aiutati molto l’ambasciatore italiano in Niger, Roberto Orlando. La mamma di Aliou sa che l’intervento avrà dei rischi, le abbiamo spiegato tutto.
Il fatto che abbiano molti figli non significa che vivono bene: sono molto poveri, la loro è una cultura contadina, non hanno l’acqua in casa e non hanno la luce. Ma sanno usare internet, hanno il cellulare. La società qui in Niger è ancora spaccata in due: ci sono famiglie molto ricche, che hanno tutto, e altre che non hanno niente. E’ una società conservatrice, a rischio sui diritti quindi le persone cercano grosso modo di sopravvivere“.