Sold out per lo spettacolo scritto da David Bowie

Al teatro dell’Arena del Sole di Bologna, nelle date 26-30 aprile 2023, si è svolto lo spettacolo musicale ispirato a “The man who fell to earth“, il romanzo di Walter Trevis, nella versione italiana di Valter Malosti, regista e direttore di ERT, dal titolo: Lazarus.


L’opera, tramutata  in un film da Nicolas Roeg, nel 1976, e il cui protagonista era David Bowie, racconta la storia del migrante interstellare Thomas Newton, bloccato sulla terra, incapace di morire o di tornare sul suo pianeta.

Dopo decenni Thomas diventa un  alcolista insensibile, oppresso dal dolore e dalla perdita del suo grande amore Mary Lou, con visioni che gli mostrano cose che nella realtà non esistono, una sorta di delirio psicadelico.

Enda Walsh, drammaturgo irlandese, narratore con Bowie dello spettacolo ha affermato: “Lazarus è un sogno strano, difficile a volte triste , in cui Newton si trova come fosse la sua vera vita , e deve affrontarlo con coraggio, ma sa anche che il premio finale di questa battaglia  sarà la sua pace.

I temi trattati sono un’allegoria autobiografica di Bowie: l’isolamento, la pazzia, l’abuso di droghe/alcol, il tormento dell’immortalità, l’amore incondizionato, la bontà, la tristezza, l’orrore del mondo che lo circonda, la psicosi indotta dai media, la pace dell’anima.

In Lazarus l’alieno Newton rappresenta tutti quelli che la società considera “diversi“. Un viaggio introspettivo, dove anche quando il corpo ci abbandona rimane l’essenza di ciò che abbiamo realizzato in vita.

Nel caso di David Bowie l’energia della sua musica. Viene messa in scena una sensibilità percettiva che appartiene all’esclusivo mondo degli artisti.

Lo stesso regista, Valter Malosti, scrive: “Bowie era un’antenna sensitiva dello spirito del tempo e delle arti, percepiva umori e atmosfera, e poi digeriva e rimescolava tutto in una sintesi geniale, direi alchemica visto l’interesse per questa materia, in cui l’androginia e l’energia dionisiaca fanno esplodere l’interiorità e l’identità in mille frammenti e altrettante maschere.

Lo spettacolo, abilmente costruito, da’ vita a un’esperienza di “teatro totale” attraverso la confluenza e il fondersi di musica, arte visiva, teatro, danza e video arte. L’artista funge da medium per veicolare il messaggio di un’opera sofisticatissima  ma accessibile, arrivando come un’onda emotiva  potente allo spettatore.

Lazarus rappresenta il testamento creativo di David Bowie. L’ultima apparizione pubblica dell’artista, prima della sua dipartita avvenuta un mese dopo la sua esibizione, è stata a New York, al Theatre Workshop di Manhattan, nel 2015, dove si è svolta la prima rappresentazione del musical.

Nonostante la malattia, Bowie, ha continuato fino all’ultimo a regalare al suo pubblico la genialità mutante del suo estro creativo. Un’uscita di scena, dal mondo dei vivi, rifacendosi a un episodio biblico del Vangelo di Giovanni: la resurrezione di Lazzaro.

Il regista Valter Malosti, da sempre grande appassionato di  Bowie, è riuscito a confezionare in modo autentico, suggestivo, questo viaggio introspettivo attraverso una scelta accurata degli attori. Il protagonista, Thomas Newton, è interpretato da un convincente Manuel Agnelli, alla sua prima esperienza teatrale.

Manuel Agnelli, cantautore, polistrumentista, produttore discografico, personaggio televisivo, fondatore e  frontman del gruppo Afterhours, con la sua  imponente presenza scenica, ha reinterpretato i pezzi di Bowie evidenziato un timbro vocale e uno stile molto simile a quelli del “Duca Bianco “.

La talentuosa cantautrice Casadilego (vincitrice  della XIV edizione di X Factor), con una voce candida dalla  potente estensione vocale, ha interpretato sia il ruolo della ragazza sia quello di  Marley.

Nei panni del serial Killer Valentine, il perfetto, Dario Battaglia. La coreografa e danzatrice Michela Lucenti, nel ruolo di Elly, e ancora Attilio Caffarena (Michel), Maurizio Camilli (Zach), Camilla Nigro (Maemi/donna giapponese), Isacco Venturini (Ben/ Il doppio Newton), le tre coriste/ballerine: Noemi Grasso, Maria Lombardo e Giulia Mazzarino. In video: Roberta Lanave (Mary Lou).

Superlativi anche i musicisti guidati dal progetto sonoro GUP Alcaro, disposti ai lati del proscenio, che hanno accompagnato tutto il cast con arrangiamenti originali. La band: Laura Agnusdei (sax tenore/baritono), Jacopo Battaglia (Batteria), Ramon Moro (tromba-filicorno), Amedeo Perri (tastiere/synth), Giacomo Rossetti (basso), Stefano Pilla (Chitarra), Paolo Spaccamonti (chitarra).

L’opera comprende i brani più celebri di Bowie più 4 inediti. Playlist: Lazarus, It’s No Game,This Is Not America, The Man Who Sold the World –, No Plan, Love is Lost, Changes, Where Are We Now?, Absolute Beginners, DirtyBoys, Killing a Little Time, Life on Mars?, All the Young Dudes, Always Crashing in the Same Car, Valentine’s Day, When I Met You, Heros.

Un’opera rock  coinvolgente. Un grande omaggio a un artista “immortale”. Uno show da non perdere che si conclude con la magistrale interpretazione del brano Heroes, cantato da Manuel Agnelli e Casadilego.

“We can be Heroes, just for one day” –“Possiamo essere eroi, solo per un giorno”

“We can be Heroes, for ever and ever. What d’you say? – “Possiamo essere Eroi, per sempre. Che ne dici?” Sta a voi scegliere.

Prossime rappresentazioni:

03-05-2023 / 15-05-2023 Mercadante Napoli.
18-05-2023 / 20-05-2023 LAC- Arte e Cultura Lugano (CH) Svizzera.
23-05-2023 / 28-05-2023 Teatro Stehler Milano.
01-06-2023 / 03-06-2023 Comunale Ferrara.
06-06-2023 / 18-06-2023 Carignan Torino.

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