Scuola: a Forlì è prevenzione oncologica

Sei istituti superiori al lavoro per una campagna di comunicazione rivolta ai coetanei. Sabato 200 giovani incontrano i medici.


In Romagna ogni anno si registrano 8.000 nuovi casi di cancro: un terzo potrebbero essere evitati con una corretta prevenzione. Per avvicinare i giovani alla cultura della prevenzione l’associazione Loto Odv coinvolge attivamente gli studenti degli istituti superiori del territorio con un concorso: saranno loro a informare i coetanei usando gli strumenti della generazione Z.

I migliori elaborati – video, reel, foto, poesie, canzoni, creazioni artistiche e multimediali – verranno selezionati per una vera e propria campagna di comunicazione di Loto Odv, da sempre impegnata a sensibilizzare su questi temi. Sabato 13 gennaio presso il liceo classico Morgagni l’incontro di presentazione del progetto con 200 studenti e quattro medici, tra cui Andrea Amadori, responsabile del percorso onco-ginecologico Ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì e membro del comitato scientifico di Loto Odv.

A Forlì la lotta ai tumori comincia sui banchi di scuola: sabato 13 gennaio 200 studenti di sei istituti superiori cittadini incontrano oncologi, ginecologi e chirurghi per approfondire il tema della prevenzione e per lanciare il concorso “I giovani parlano ai giovani di prevenzione oncologica” che vedrà i ragazzi protagonisti nella creazione di una campagna ad hoc per arrivare proprio ai loro coetanei.

L’incontro dedicato a studenti e insegnati, organizzato dal comitato forlivese dell’associazione Loto Odv e patrocinato dall’Azienda USL della Romagna, dal Comune di Forlì dall’Ufficio Scolastico Regionale e dall’Associazione “Dino Amadori”, si svolge a partire dalle 11 presso il Liceo classico Morgagni di Forlì e prevede gli interventi di Andrea Amadori, ginecologo responsabile del percorso onco-ginecologico dell’U.O. di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì, Paolo Maniglio, ginecologo presso il medesimo ospedale, Annalisa Curcio, direttrice U.O.C. di Chirurgia Senologica di
Forlì- Ravenna, Alberto Farolfi, oncologo presso l’Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori “Dino Amadori” di Meldola e Sandra Balboni, Presidente di Loto Odv.

Mangiare in modo equilibrato, non fumare, praticare una regolare attività fisica: eccole le pietre miliari della prevenzione primaria. Insieme, costituiscono una potenza e sarebbero in grado di evitare all’incirca 1/3 degli 8.000 nuovi casi di cancro che si registrano ogni anno nelle tre province di Ravenna, Forli-Cesena e Rimini.

Sensibilizzare i ragazzi sul tema della prevenzione dei tumori è molto importante sotto diversi punti di vista. In primis, perché alcuni tumori, come quello al testicolo o il melanoma, possono manifestarsi in età giovanile, mentre il tumore al collo dell’utero, provocato dall’infezione da papilloma virus, può essere oggi prevenuto con la vaccinazione.

In secondo luogo perché diffondere la cultura della prevenzione tra i ragazzi significa anche tenere alta l’attenzione su fattori ambientali e stili di vita scorretti, spesso coinvolti nella genesi dei tumori, permettendo così ai più giovani di conoscere quali siano le strategie più utili per ridurre i rischi.

Senza contare infine che, quando si parla di prevenzione, si parla anche di diagnosi tempestiva grazie a controlli periodici che possono salvare la vita e la cui importanza è dunque fondamentale conoscere sin da ragazzi.

Per questo Loto Odv ha ideato il concorso “I giovani parlano ai giovani di prevenzione oncologica”: le classi delle sei scuole superiori di Forlì vengono invitate a realizzare uno o più elaborati di tipo grafico/fotografico, musicale, multimediale, poetico, finalizzati a illustrare ai coetanei le tematiche segnalate nel corso della presentazione, e a sottolineare l’importanza della prevenzione.

Le idee più originali, creative ed efficaci diventeranno parte integrante della campagna di comunicazione di Loto Odv per sensibilizzare la Generazione Z su questi temi: i vincitori verranno comunicati nell’ambito delle iniziative per la Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico, che ricorre ogni anno l’8 maggio.

«Molti fattori di rischio per i tumori sono parte di uno stile di vita scorretto in termini di alimentazione, attività fisica, abitudini dannose e per questo è fondamentale intervenire prima che queste abitudini diventino radicate o nelle prime fasi in cui queste iniziano a far parte della vita quotidiana dei ragazzi – spiega Sandra Balboni, presidente Loto Odv – Peraltro, i giovani sono grandi “messaggeri”, in grado di trasmettere informazioni con modalità e canali adeguati».

Loto Odv (lotonlus.org) è un’associazione non profit con l’obiettivo di colmare il vuoto informativo e di consapevolezza sui tumori ginecologici. Nasce nel 2013 a Bologna su iniziativa di un gruppo di pazienti e amici: oggi ha numerose sedi sul territorio nazionale e collabora con volontari, pazienti, famiglie, medici, istituti sanitari, enti di ricerca e testimonial. Con le sue attività Loto Odv supporta le donne affette dai tumori femminili garantendo accoglienza, orientamento, accompagnamento delle pazienti nei day hospital oncologici.

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