Motta ci racconta la sua verità

“Vivere o morire” è il secondo album del cantautore e polistrumentista livornese. Uscito per la Sugar e prodotto insieme a Taketo Gohara, il disco verrà presentato in tour dal 26 maggio.


Cosa significa essere cantautore oggi? Caduti i clichè, gli schemi e gli steccati degli anni ’70 si può dire che la parola cantautore sia legata alle storie che qualcuno vuole raccontare, con un linguaggio possibilmente personale.

Questo discorso vale sicuramente per Francesco Motta (in arte solo Motta), tornato sulle scene dopo un disco d’esordio, “La fine dei vent’anni”, che ha colpito molti, addetti ai lavori e non, facendogli aggiudicare la Targa Tenco e il premio MEI per la migliore opera prima.

 

Lo stile di Motta è semplice, crudo, musicalmente spesso le canzoni sono ipnotiche e basate sul concetto di loop , i testi sono intimi e diretti. “Vivere o morire” è il dilemma che intitola il nuovo album e che non ha punti interrogativi, vivere è assolutamente la scelta, raccontata con estrema sincerità, anche a costo di scomodare particolari e suggestioni personali. Per Motta l’unico modo per capire se una canzone è finita è vedere se lo emoziona, il racconto è l’elemento più importante, al di là di musica e testo.

 

Rispetto all’esordio “Vivere o morire” appare meno caotico, più concentrato sulla forma canzone con meno parole ma più efficaci e sicuramente più musica e suoni più curati. Motta ha co-prodotto l’album con Taketo Gohara (Vinicio Capossela, Brunori Sas, Marta Sui Tubi, Ministri, Negramaro, Verdena) fra Roma e New York. si è fatto aiutare ai testi da Pacifico, ai cori di “E poi ci pensi un po’” c’è la sua attuale fidanzata, l’attrice Carolina Crescentini, ringraziata nelle note di copertina per avergli fatto “scoprire una nuova luce”.

 

L’amore è molto presente nel disco, da quello immaginato o vissuto in maniera frugale fino a quello profondo di una storia solida e a quello di sangue per i propri genitori. Come hanno fatto i suoi conterranei e storici collaboratori Nada e Zen Circus, Francesco usa la franchezza, la sincerità per portare se stesso in musica preoccupandosi poco della bellezza formale e guardando all’obiettivo di raccontare qualcosa, da “Quello che siamo diventati” a “Per amore e basta”, chiudendo l’album non a caso con “Mi parli di te”, una dedica ispirata al suo “babbo”, come si dice dalle sue parti, tra Pisa e Livorno.

 

A lanciare l’album c’è l’intensa “La nostra ultima canzone”, qui il video: https://www.youtube.com/watch?v=Lnn6usAoFqU  Motta presenterà il disco in quattro date-anteprima del tour “Motta live 2018”: il 26 maggio all’’Atlantico di Roma, il 28 all’Estragon a Bologna, il 29 all’Obihall di Firenze e il 31 all’Alcatraz di Milano.

 

Informazioni:

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MUSICAL EXPRESS è un programma di Fabio Alberti, in onda tutti i giorni alle 10,10 – 15,10 – 21,00 su Radio Budrio

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