Max Pezzali e Lo Stato Sociale fanno “squadra” per gli artisti

“Una canzone come gli 883” è il brano che omaggia l’immaginario e le situazioni degli anni ’90, scritto dai ragazzi di Bologna e interpretato dalla neonata e numerosa Dpcm Squad. Tutti i proventi del pezzo saranno devoluti al fondo “Spotify Covid-19 sosteniamo la musica”.


La realtà ci sorprende ogni giorno e ci fa capire che tutto è possibile, anche mettere assieme due ambiti che anni fa’ sarebbero stati antitetici, due realtà musicali che oggi sono le colonne portanti di un progetto che ha come unico scopo quello di aiutare gli operatori e le maestranze del mondo musicale.

Quando si muovono colossi come Spotify e la Fimi – Federazione Industria Musicale Italiana il progetto non è da prendere sottogamba, anche perchè coinvolge, oltre agli ideatori e produttori, artisti vari come Cimini, Eugenio in Via Di Gioia, Fast Animals and Slow Kids, Marco Giallini, J-Ax, Jake La Furia, Emis Killa, La Pina, Pierluigi Pardo, Pinguini Tattici Nucleari e Nicola Savino.

Tutti insieme li vediamo ritratti nella cover dalla rockstar del fumetto Roberto Recchioni, la canzone è prodotta da Boss Doms, il chitarrista di Achille Lauro.

Ma veniamo agli ideatori del progetto e al contenuto della canzone: tutto è nato tempo fa’ per scherzo tra Max Pezzali e Lodo Guenzi, l’idea era quella di costruire una canzone che contenesse tutti i personaggi, i luoghi comuni, i concetti espressi nelle canzoni storiche degli 883, quelli degli anni novanta composti ancora dalla coppia Pezzali/Repetto, per intenderci.

Che fosse più omaggio o parodia all’inizio non è dato saperlo, sappiamo solo che i fautori di questa idea sono i ragazzi de Lo Stato Sociale che all’inizio volevano fare cantare a Max questo pezzo che è tutti gli effetti un riassunto dell’immaginario “Pezzaliano” fatto di provincia, tipe, sfigati, rotte per case di Dio, autogrill e chi più ne ha più ne metta, con una frase significativa che spicca: “Era la mia ignoranza, ora è la vostra cultura”.

Il risultato è “Una canzone come gli 883”, pezzo autocelebrativo che originariamente doveva cantare Max stesso che è invece diventato un pretesto per qualcosa di più nobile ed allargato.

Le voci sono state registrate con i mezzi di cui ogni artista disponeva durante la quarantena: dal cellulare, al proprio home studio, sino al Forum Music Village di Roma.

Il video della canzone è realizzato da Tito Faraci e Roberto Recchioni, due star del fumetto (un grande amore di Max) affiancate dal noto regista Giorgio Testi. La copertina, infine, è stata realizzata da Paolo “Ottokin” Campana, che si è anche occupato della creazione del logo di DPCM Squad.

Tutti i proventi del brano andranno in beneficenza: il progetto supporta infatti l’iniziativa di Spotify COVID–19 Sosteniamo la musica, un fondo lanciato in tutto il mondo per individuare soluzioni a sostegno di artisti, musicisti, autori, tecnici, di coloro del settore che sono stati maggiormente colpiti dagli effetti della pandemia di Coronavirus. In Italia il fondo arriva grazie a Music Innovation Hub ed è promosso da FIMI.

Per ogni euro donato a Music Innovation Hub, infatti, Spotify ne verserà un altro, raddoppiando così i fondi messi a disposizione per sostenere il mercato italiano della musica.

COVID-19 sosteniamo la musica

Ascoltiamo qui “Una canzone come gli 883”:

Informazioni:

www.radiobudrio.it

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MUSICAL EXPRESS è un programma di Fabio Alberti, in onda tutti i giorni alle 10,10 – 14,30 – 21,00 su Radio Budrio

Fabio Alberti

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