Le Peonie di Doriano Scazzosi

La Galleria Forni di Bologna, giovedì 18 maggio, ha presentato l’artista lombardo, selezionando 12 opere visibili fino al 13 giugno 2023.


Questi voluttuosi fiori protagonisti della mostra da cui prende il nome: Peonie, sono il frutto del lavoro degli ultimi 5 anni.

La Direttrice della galleria, Paola Forni, ha da sempre condotto una ricerca tra artisti eterogenei, italiani e stranieri, facenti parte delle avanguardie figurative senza mai sbagliare il bersaglio. Nella sua scuderia troviamo questo straordinario artista dalla poetica delicata, gentile, elegante e dalle infinite e profonde suggestioni.

Solitamente la rappresentazione di oggetti inanimati nell’arte è conosciuta con il nome di Natura Morta. Il termine nacque nel ‘700, con finalità moraleggiante e dispregiativa, per indurre a una riflessione sulla precarietà dell’esistenza, sull’inesorabile trascorrere del tempo e sulla natura effimera dei beni materiali. Nel ‘600, in epoca barocca, il messaggio si trasformò in “carpe diem“, ovvero, cogliere l’attimo prima che sopraggiunga la fine.

Nella pittura di Doriano Scazzosi il concetto di Vanitas, di Memento Mori, è completamente dissolto. I fiori se pur recisi sembrano essere consegnati all’eternità. Un fermo immagine senza tempo dove la vita non conosce la morte.

Le peonie di Scazzosi non sono semplici peonie, sono le Peonie. Una rappresentazione di una “natura morta” che è più viva di quella reale: vibra, ti avvolge, ti chiama, ti ipnotizza in un sussulto inebriante. I fiori si caricano di infinite sfumature, sono appariscenti, lussureggianti, delle vere e proprie ”poesie mute”. Poesie i cui versi, unici e mai ripetitivi, divampano nell’animo dello spettatore attraverso il filtro degli occhi.

Doriano, con i suoi virtuosismi tecnici, cattura luci e ombre, trasparenze e riflessi, tinte e infinite sfumature. La tecnica utilizzata è mista, olio e acrilico. Il colore molto diluito  è riservato ai fondi,  per conferire forme indefinite con macchie e trasparenze quasi casuali, mentre, nelle  peonie  il colore è più materico, pastoso per catturare ogni dettaglio con una precisione descrittiva quasi ”iper-realista”. I fiori, che sembrano sprigionare soavi note profumate, campeggiano su uno sfondo indefinito carico di trasparenze e mistero.

Peonia dal latino “paeonia” significa “pianta che risana” perché le sue radici erano usate in medicina. In Oriente la peonia è considerata la “Regina dei fiori”, portatrice di fortuna, incarna l’amore, l’affetto, la prosperità, l’onore, il valore, la nobiltà d’animo e in piena fioritura la pace.

Tutti questi messaggi di vitalità traspaiono nelle tele dell’artista. Si avverte l’amore, la grazia, la sensibilità nel cogliere l’essenza di questo fiore che ha preso vita, a mano a mano, attraverso le ”carezze“ del pennello.

Alcune opere di Doriano Scazzosi si trovano in importanti collezioni private (Barilla, De Benedetti) e pubbliche (Museo Europeo di Arte Moderna di Barcellona, Museo Michetti di Francavilla al Mare). Del 2004 è l’ultima personale alla Galleria Forni. Scazzosi, oltre al tema prediletto delle peonie,  ha esplorato altri soggetti naturalistici.

Fatevi avvolgere da un trabocco di bellezza creato dalle composizioni di Doriano Scazzosi, la loro visione vi conquisterà.

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