L’arte non ha sbarre
Arte, rieducazione e co-progettazione con le detenute della casa circondariale di Rebibbia – sezione femminile.
All’interno della casa circondariale di Rebibbia – sezione femminile, l’Associazione LiberaMente sta dimostrando che l’arte non ha sbarre. Disegna le tue idee: l’arte non ha sbarre è infatti il nome del progetto – vincitore di Vitamina G, promosso dall’Associazione LiberaMente nell’ambito del programma GenerazioniGiovani.it finanziato dalle Politiche Giovanili della Regione Lazio con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù – che propone un modello di co-progettazione tra istituzioni, magistratura della pena e terzo settore al fine di programmare politiche rieducative dei detenuti che si basino sul vettore dell’espressione culturale.
Non solo detenute, ma anche artisti, criminologi e volontari hanno così modo di partecipare a laboratori artistici, che in una seconda fase porteranno alla realizzazione – ad opera di street artist celebri – di murales nell’istituto penale di Rebibbia e nella borgata Quarticciolo, ispirati proprio alle opere delle detenute.
Un progetto straordinario di cui si converserà ampiamente l’11 giugno, in occasione della tavola rotonda La funzione rieducativa della pena e il ruolo delle istituzioni e del terzo settore: il caso de L’Arte non ha Sbarre. Nella Sala Tirreno della Regione Lazio – sabato 11 giugno dalle 16:00 alle 18:00 – i rappresentanti delle istituzioni regionali e penitenziarie, della magistratura e degli enti del terzo settore impegnati in progetti di rieducazione e apprendimento all’interno delle strutture penitenziarie della città metropolitana di Roma interverranno su temi relativi alla funzione rieducativa della pena, analizzando in particolare il progetto l’arte non ha sbarre.
Attraverso la partecipazione di relatori attivi nella progettazione, esecuzione e monitoraggio delle politiche e attività rieducative dei detenuti, si analizzerà – sotto diversi punti di vista – opportunità e criticità dell’attuale sistema penitenziario italiano in riferimento alle politiche rieducative, evidenziando l’importanza che la sinergia tra enti del terzo settore e le istituzioni coinvolte nelle politiche penitenziare ha nel raggiungimento degli obiettivi in tema di rieducazione dei detenuti.
L’evento è moderato da Oriana Rizzuto – curatrice MarteLive – e prevede gli interventi di Lorenzo Sciarretta (Delegato del Presidente alle Politiche Giovanili della Regione Lazio), Leonardo Maria Ruggeri Masini (Presidente Liberamente e Portavoce della Rete VIS Volontari In Sinergia), Marta Bonafoni (Consigliere Regionale Regione Lazio), Gabriella Stramaccioni (Garante Detenuti del Comune di Roma), Wilma Ciocci (Criminologa e sociologa), Luana Sciamanna (Avvocato), Emanuela Boille (Psicologa, psicoterapeuta e grafologa), Stefania Tallei (referente di comunità di Sant’Egidio per gli istituti di pena), Silvio Palermo (fondatore Made in Jail) e Tamir El Bendary (LiberaMente e Resp. Consulta S.C.U. Lazio).
La funzione rieducativa della pena e il ruolo delle istituzioni e del terzo settore: il caso de L’Arte non ha Sbarre
Sabato 11 giugno dalle 16:00 alle 18:00
Sala Tirreno (Palazzina C – 2° piano)
Regione Lazio, Via R. Raimondi Garibaldi, 7, 00145 Roma
Si accede solo su prenotazione scrivendo alla mail liberamenteitalia.roma@gmail.com
Il programma nel dettaglio:
- Il bando Vitamina G: il ruolo del volontariato giovanile nel contesto sociale laziale e italiano. Interviene: Lorenzo Sciarretta, Delegato del Presidente alle Politiche Giovanili della Regione Lazio.
- Progettare e agire come Reti, il caso di l’arte non ha sbarre. Interviene: Leonardo Maria Ruggeri Masini, Presidente Liberamente e Portavoce della Rete VIS Volontari In Sinergia.
- Quale futuro per le politiche rieducative della pena? Interviene: Marta Bonafoni, Consigliere Regionale Regione Lazio.
- La rieducazione del condannato, realtà o utopia? Interviene: Gabriella Stramaccioni, Garante Detenuti del Comune di Roma.
- Un’analisi del sistema penitenziario del Lazio. Ne discutono: Wilma Ciocci (Criminologa e sociologa), Luana Sciamanna (Avvocato), Emanuela Boille (psicologa, psicoterapeuta e grafologa).
- Da un’altra prospettiva: l’importanza dei progetti culturali e sociali per finalità rieducative e di prevenzione a delinquere. Ne discutono: Stefania Tallei (referente di comunità di Sant’Egidio per gli istituti di pena), Silvio Palermo (fondatore Made in Jail), Tamir El Bendary (LiberaMente e Resp. Consulta S.C.U. Lazio).
LiberaMente è un’associazione giovanile che promuove l’espressione, il confronto e la realizzazione di dee seguendo un approccio di lavoro fondato sulla sinergia, sulla democrazia e sulla meritocrazia. L’obiettivo è riportare la persona al centro della vita e del dibattito pubblico, incoraggiando la partecipazione dei cittadini al contesto territoriale, culturale e sociale di riferimento per conoscerlo e migliorarlo. Le iniziative e i progetti sono rivolti a tutta la popolazione senza alcuna distinzione, garantendo una crescita professionale e umana a tutti i volontari.
Disegna le tue idee – L’arte non ha sbarre è un progetto dell’Associazione LiberaMente vincitore di VitaminaG – realizzato nell’ambito del programma GenerAzioni Giovani delle Politiche Giovanili della Regione Lazio con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per la Gioventù – il bando che dà energia alle idee degli under35, con un contributo di oltre 2,3 milioni di euro destinati a iniziative, modelli e proposte. La graduatoria viene pubblicata sul sito della Regione Lazio. Nello specifico si tratta di 100 progetti under35 premiati ciascuno con circa 25mila euro a fondo perduto.