L’arte della Moda a Forlì

L’età dei sogni e delle rivoluzioni, dal 1789 al 1968, è in esposizione al Museo San Domenico di Forlì, dal 18 marzo  fino al 2 luglio del 2023.


La mostra è stata curata da Cristina Andrini, Enrico Colle, Fabiana Giacometti e Fernando Mazzocca, con la Direzione generale di Gianfranco Brunelli. Ideata e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmi di Forlì e il Comune di Forlì. L’allestimento firmato dall’architetto Alessandro Lucchi.

All’interno di questa imponente sede museale del San Domenico, con l’annessa chiesa di San Giacomo, prende vita una contaminazione senza precedenti tra arte e moda. Un viaggio tra il mondo antico e quello contemporaneo. Un excursus che manifesta i mutamenti operati dall’evoluzione sociale e culturale, dove la moda riflette, anticipa o favorisce il cambiamento, facendosi testimone del costume del popolo del suo tempo.

Un‘indagine che ci svela i mutamenti operati in questi due secoli, a partire dalle fogge indossate dalla regina Maria Antonietta, una delle figure più influenti della moda, assieme a Madame de Pompadour, tra gli anni ‘70/ ’80 del ‘700, soprattutto per le sue acconciature e per aver lanciato la moda della gaulle.

Una camicia di stoffa leggera, drappeggiata mollemente lungo il corpo e legata in vita da una cintura, visibile nel ritratto di Maria Antonietta, eseguito da Élisabeth Vigée Le Brun, esposto nella parete della navata dell’ex chiesa domenicana.

Sempre negli spazi della navata, i visitatori potranno ammirare altre importanti opere che dialogano con gli abiti di foggia francese, inglese e orientale. Saranno sicuramente catturati, dall’assolo posto nell’abside dell’ex chiesa, dall’abito di Christian Dior firmato John Galliano dove, posto alle sue spalle, è collocato un’opera di William Hamilton che raffigura Maria Antonietta condotta al patibolo.

Dopo la Rivoluzione francese le persone iniziarono ad utilizzare il vestito come una forma di espressione individuale piuttosto che come indicazione del proprio Status sociale. La mostra racconta una moda dapprima opulenta, ricercata, inaccessibile alle classi più umili per poi trasformarsi e divenire più “democratica” raggiungibile a tutti, dopo il 1793, con una generale semplificazione dei vestiti, tangibile già in epoca neo-classica con l’abito in stile impero, osservabile nella seconda sala dedicata al Direttorio.

Il percorso si struttura collocando al piano terra opere e vestiti del ‘700 e ‘800 per poi passare al piano superiore con opere e abiti del’900. Al piano terra, incorniciato dalla scena del valzer di Strauss nel film del Gattopardo, campeggia l’abito, riprodotto, indossato da Claudia Cardinale.

Sono presenti teche che custodiscono abiti borghesi accompagnate da dipinti di Hayez, Lega, Fattori e molti altri. La sala della moda parigina ospita opere di grande valore, anche, economico come l’olio su tela di James Tissot , “La più bella donna di Parigi”, proveniente dal Musèe d’Art et Historie di Ginevra, valutato oltre 3 milioni di euro. La narrazione, al piano terra, si conclude con opere di: De Nittis, Zandomeneghi, Corcos.

Al piano superiore la Belle Époque, tra Simbolismo e Liberty, fino allo scoppio della grande guerra. Le protagoniste assolute sono le Femme-Fatale di Boldini come la Marchesa Casati, Eleonora Duse, Franca Florio, Lina Cavalieri. Muse che indossavano abiti eseguiti appositamente per loro da Worth, Poiret, Fortuny.

Si prosegue con le Avanguardie, i Futuristi e la loro contaminazione nella moda. Soprattutto a opera di Balla e Depero, i quali consideravano il vestito non solo un accattivante objet d’art ma anche un vero e proprio esercizio di comunicazione. Tant’è che Giacomo  Balla Affermò: “Si pensa e si agisce come ci si veste”.

Dopo il futurismo la mostra si concentra sugli anni ’20 – ’30 del Novecento, con abiti di Chanel e non solo, fino al crollo della Borsa di New York del 1929.  Il percorso si conclude con  un approfondimento della moda nel secondo dopo guerra. Tra i couturier presenti, oltre quelli già citati: Lanvin, Elsa schiapparelli , Yves Saint Laurent, Mila Schon, Gianfranco Ferrè, Germana Marucelli, Valentino, Giorgio Armani, Balenciaga, Gucci, Tom Ford, Prada, Ferragamo , Versace

Alcuni degli artisti in mostra: Tintoretto, Pompeo Batoni, Angelica Kauffmann, Antonio Canova, Telemaco Signorini, Jean Béraud, Umberto Boccioni, Carlo CarràGiorgio de Chirico, Lucio Fontana, Joan Mirò, Pablo Picasso, Yohij Yamamoto, Piet Mondrian, Andy Warhol, Henri Matisse, Damien Hirst

I visitatori saranno accolti da circa trecento opere tra quadri, sculture, accessori, abiti d’epoca e contemporanei. Potranno ammirare capolavori provenienti da importanti istituzioni museali internazionali ed italiani. Un viaggio nel tempo, all’interno di un contenitore magico, che vi  condurrà in un sogno ad occhi aperti pieno di fascino e suggestioni indimenticabili.

Un percorso che potrete approfondire con l’aiuto di preparate guide turistiche che attraverso aneddoti, racconti, raffronti, vi faranno entrare nei processi creativi della moda e dell’arte, regalandovi nozioni preziose. Tra questi “ fari” suggerisco un grande affabulatore: Giuseppe Verrelli. Non vi resta che acquistare il biglietto per calarvi nel dream.

Orario di visita
Da lunedì a venerdì: 9.30- 19.00.
Sabato, domenica, festivi: 9.30- 20.00
La biglietteria chiude un’ora prima
Informazioni e prenotazioni mostra
Tel. 0534.36217
mostraforli@civita.art
www.mostremuseisandomenico.it

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