La scienza del mondo che verrà

Dal 3 al 5 giugno torna a Padova il CICAP Fest, il Festival della scienza e della curiosità, giunto alla sua quinta edizione.


Quale sarà il ruolo che la scienza e la cultura scientifica in generale avranno nel determinare il futuro, tra aspirazioni utopiche e realtà già in corso? Quali saranno le scoperte e le invenzioni che cambieranno la vita dell’uomo e del Pianeta – dalla salute all’alimentazione, dalla tecnologia all’esplorazione spaziale?

Cosa di ciò che un tempo sembrava solo fantascienza è diventato realtà e cosa, allo stesso modo, di ciò che oggi sembra fantascienza un giorno diventerà realtà? Come ci sta aiutando la scienza e come potrà aiutarci ad affrontare i concreti pericoli che l’umanità e il pianeta si trovano davanti?

Queste e molte altre le domande a cui il CICAP Fest si proporrà di dare risposta nel corso dell’edizione 2022, discutendo gli aspetti sociali, politici e culturali della scienza, necessari a preparare la società agli sviluppi scientifici e a orientare la scienza in una direzione che sia compatibile con ciò che i cittadini desiderano per il proprio futuro.

«Quest’anno abbiamo deciso di dedicare il CICAP Fest al tentativo di capire e di immaginare “La scienza del mondo che verrà”» spiega Massimo Polidoro, direttore del Festival. «Con un mondo che cambia sempre più velocemente, molte delle nostre conoscenze rischiano infatti di diventare obsolete molto presto e, dunque, ci chiederemo come può la scienza, con la sua capacità di interpretare la realtà, aiutarci ad accompagnare l’evoluzione della società. E, naturalmente, discuteremo anche di scoperte scientifiche potenzialmente dirompenti ma che creano timore e dibattito, come l’intelligenza artificiale, alcune tecnologie per la produzione di energia o le modificazioni genetiche».

«Ci chiederemo inoltre come possono i cittadini dare la propria impronta, o semplicemente la propria opinione, al progresso scientifico» spiega Daniela Ovadia, coordinatrice scientifica del CICAP Fest. «La scientific citizenship, o cittadinanza scientifica, insieme alla citizen science, ovvero alla scienza partecipata, sembra offrire la possibilità di un coinvolgimento diretto dei cittadini nella ricerca, ma presuppone anche che i cittadini vengano chiamati a confrontarsi sui temi scientifici e che abbiano un proprio spazio di formazione e di dibattito: vedremo in che modo, dunque, la collettività stessa può dare un contributo al progresso della ricerca scientifica e, di conseguenza, al miglioramento della vita di tutti».

«La scienza naviga nell’incertezza e approda spesso a scoperte impreviste, eppure riesce talvolta a fare previsioni attendibili e soprattutto ad avvertirci dei rischi che corriamo» afferma il professor Telmo Pievani, delegato alla Comunicazione e divulgazione scientifica dell’Università di Padova.

«I modelli sul climate change avevano anticipato da tempo quanto sta avvenendo oggi. La pandemia era stata prevista dettagliatamente dieci anni fa, ma noi non prestiamo abbastanza attenzione a questi dati. Il CICAP Fest 2022 torna con grandi ospiti, in edizione speciale per gli 800 anni dell’Università di Padova, per parlare di futuro, un futuro letto attraverso le lenti della scienza, della razionalità e della curiosità.»

Come ogni anno, il CICAP Fest si impegnerà a smontare bufale e falsità pseudoscientifiche che inquinano il dibattito pubblico, con l’obiettivo costante di condividere strumenti e buone pratiche per aiutare tutti a discernere tra verità e bugie, affrontando temi seri con approcci solo all’apparenza più leggeri.

Quest’anno, in particolare, prendendo spunto dall’idea del “viaggio nel tempo” ci si interrogherà sul futuro di ieri per capire il domani. Nella prima metà del Novecento, un’epoca piena di tensioni e conflitti, quando si pensava al futuro lo si immaginava entusiasmante e pieno di stimolanti prospettive; tuttavia, non solo le promesse della fantascienza non si sono realizzate, ma sembriamo aver perso anche l’entusiasmo per un futuro straordinario: che cosa è successo strada facendo?

Promosso dal CICAP, in collaborazione con l’Università, il Comune, e la Provincia di Padova, il CICAP Fest proporrà come sempre incontri in presenza e in streaming con alcuni dei più bei nomi della scienza, della divulgazione e della cultura, italiana e internazionale, trattando i temi più disparati: dalla crisi ambientale ai cambiamenti climatici, dall’intelligenza artificiale alle esplorazioni spaziali, dalla ricerca sui farmaci e sui vaccini alle diseguaglianze in salute.

La consueta attenzione verrà riservata alle scuole e ai docenti con un palinsesto dedicato interamente a loro: il CICAP Fest EDU, che nella precedente edizione ha coinvolto oltre 6.000 ragazze e ragazzi, e che quest’anno anticipa il Festival vero e proprio: quattro giorni di incontri in streaming, dal 26 al 29 aprile, dedicati a studentesse e studenti delle scuole secondarie di secondo grado di tutta Italia.

Martedì 26 aprile, un viaggio attraverso la lente del microscopio alla scoperta del “mondo invisibile” con cui chi lavora nella ricerca medica ha a che fare ogni giorno, realizzato in collaborazione con la Fondazione AIRC; mercoledì 27, con il chimico e divulgatore Silvano Fuso parleremo del concetto di “naturale” nell’agricoltura, nella chimica, nella cosmesi, mentre Agnese Collino, divulgatrice e supervisore scientifico della Fondazione Veronesi, analizzerà un’epidemia del passato, la poliomielite, per capire quali insegnamenti possiamo trarne nel presente; giovedì 28, la meteorologa Elisa Palazzi affronterà il tema del cambiamento climatico, mentre l’astrofisico Luca Perri spiegherà i pericoli dell’infodemia e l’importanza di un approccio critico alla moltitudine di dati e informazioni di cui veniamo bersagliati ogni giorno; venerdì 29, i divulgatori scientifici Alessandro Vitale e Davide Pallai presenteranno “Escape Smoke”, una nuovissima escape room sul tema del fumo a cura di  Fondazione Umberto Veronesi in collaborazione con il Museo di Storia della Medicina di Padova, e si terrà un incontro con Fabiana Zollo, ricercatrice informatica, sul fenomeno della disinformazione informatica.

Il calendario completo degli incontri di quest’anno, gratuiti e aperti a tutti, è da oggi online al sito cicapfest.it/edu e sono già aperte le iscrizioni.

Il Comitato scientifico

Shaul Bassi (direttore dell’International Center for the Humanities and Social Change, Università Ca’ Foscari, Venezia), Elisabetta Bernardi (biologa nutrizionista, autrice storica di SuperQuark, docente di Antropometria, Università degli studi di Bari Aldo Moro), Enzo Crupi (docente di Logica e Filosofia della scienza all’Università di Torino, direttore Centro di Logica, Linguaggio e Cognizione), Sergio Della Sala (docente di Human Cognitive Neuroscience, Università di Edimburgo – Gran Bretagna – e Presidente del CICAP), Lorenzo Montali (docente di Psicologia Sociale, Università di Milano-Bicocca, Vice-Presidente del CICAP), Elisa Palazzi (ricercatrice Istituto di Scienze dell’atmosfera e del clima / ISAC presso il Cnr e Docente di Fisica del clima, Università di Torino), Antonella Viola (docente di Patologia Generale, Università di Padova, e Direttrice Scientifica dell’Istituto di Ricerca Pediatrica – IRP – Città della Speranza).

Che cosa è il CICAP

Il CICAP (Comitato italiano controllo affermazioni sulle pseudoscienze) è un’associazione educativa e pedagogica, fondata nel 1989 da Piero Angela e da altre personalità del mondo della scienza e della cultura tra cui Margherita Hack, Umberto Eco, Rita Levi Montalcini, Carlo Rubbia e Umberto Veronesi, per favorire la diffusione di una mentalità scientifica e contrastare pseudoscienze, irrazionalità e superstizione. Il lavoro formativo del CICAP è riconosciuto dal Ministero per l’Istruzione, l’Università e la Ricerca.

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