Italiani e sport: lo fanno, ma con quale convinzione?
Il 43% fa sport quando riesce e per il 50% è solo la pigrizia a far saltare la sessione di allenamento. Ma il 65%, se avesse la possibilità di accedere al centro più comodo in quel determinato momento, sicuramente si sentirebbe più motivato.
Sport, fitness e movimento sono ormai parte integrante della nostra quotidianità. Sono oltre 20 milioni gli italiani che praticano attività sportiva, ma quanto è forte la loro motivazione? A scoprirlo un sondaggio realizzato da Gympass, azienda leader mondiale nell’ambito dello Sport Corporate Benefit, a favore della salute e della qualità della vita.
Il 43% degli intervistati dichiara di non avere un programma preciso di allenamento, ma ammette di fare sport “quando riesce”, il 30% ha un programma flessibile che prevede un impegno di un paio di volte la settimana, mentre la minoranza (27%) ha dei giorni fissi e irrinunciabili dedicati allo sport.
Alla vigilia dell’allenamento, il 57%, per il giorno successivo, si augura di finire presto al lavoro e di non essere troppo stanco, mentre il 28% spera in un aperitivo dell’ultimo minuto in grado di fornire la scusa perfetta per saltare la palestra. La quota più sportiva (15%) non vede l’ora di scappare dall’ufficio e dedicarsi al proprio fisico.
Il giorno stesso invece sono tutti più convinti (77%): quasi la metà (47%) si tiene volontariamente alla larga da tentazioni che possano far saltare l’allenamento, mentre per il 30% niente e nessuno potrà fermarlo dal bruciare calorie!
Ma qual è il momento più critico della giornata, quello in cui davvero si rischia di non rispettare i buoni propositi? Per il 43% è nel pomeriggio che si viene sfiorati dal pensiero di rimandare l’allenamento, mentre per il 22% la fase critica è quella in cui si trovano di fronte al bivio tra la strada della palestra e quella di casa.
Il motivo principale per il quale si salta l’allenamento è la pigrizia (50%). A seguire, impegni divertenti (18%), stanchezza (17%), problemi di salute (15%) e questioni professionali (10%). Ma questa scelta pesa parecchio sulla coscienza degli italiani: secondo Gympass, l’82% si sente in colpa: il 67% si ripromette di rimediare alla mancanza, mentre il 15% sa che comunque non avrebbe potuto fare altrimenti. Per il 18%, avere una buona scusa basta a giustificarsi con se stesso.
Cosa potrebbe aiutare i meno “convinti” a non mollare? Per il 35% basterebbe avere un amico con cui condividere le fatiche, per il 30% trovare un allenamento divertente, mentre il 22% ritiene che vedere i primi risultati sarebbe un buon incentivo a non cedere.
“Se da un lato gli italiani dimostrano una crescente attenzione per il benessere fisico derivante dal movimento, dall’altro si evidenziano però delle cause in grado di far diminuire o addirittura perdere la motivazione”, ha dichiarato João Barbosa, Co-founder e Country Manager di Gympass Italia. “Tra queste, il vincolo derivante dall’essere abbonati in un’unica palestra: il 65% ha infatti ammesso che avendo la possibilità di accedere al centro più comodo in quel determinato momento, sicuramente si sentirebbe più motivato. Mettendo a disposizione un network di oltre 33.000 palestre in tutto il mondo e oltre 370 attività sportive differenti, mettiamo i dipendenti delle aziende nostre clienti nella posizione di non poter più rinunciare al proprio benessere. Con una scelta così ampia di corsi e di servizi è impossibile non trovare un’attività da amare, la pigrizia non sarà più una scusa!”.