In onda con The Weeknd

“Dawn FM” è il nuovo album dell’ominipresente artista canadese, un omaggio al mondo della radio, agli anni ’80, all’elettronica, al funky e al suo indiscusso mito Michael Jackson.


Parlare di ritorno quando si tratta di Abel Tesfaye in arte The Weeknd fa sorridere, visto che, escludendo questo suo improvviso e inaspettato ritorno sulla lunga durata, l’artista si trovava nelle classifiche mondiali ospite nei singoli di almeno di 3 suoi colleghi o progetti (Post Malone, Rosalia, gli Swedish House Maffia), se poi andiamo negli album meglio lasciar perdere perchè potremmo stare qui giorni interi.

Come mai quindi un ennesimo disco nuovo di The Weeknd? Forse per meglio mettere a frutto un lavoro di contaminazione e di omaggi al passato che continua imperterrito e qui trova la sua vera casa, alla faccia di chi lo considera un prezzemolino ormai troppo inflazionato.

“Dawn FM” è una stazione radiofonica immaginata da The Weeknd, con tanto di conduttori (tra i quali JIm Carrey e Quincy Jones, per farvi capire i “modesti investimenti” che accompagnano l’opera), scaletta logica e interruzioni pubblicitarie, come se ci si trovasse in un’epoca futurista ma musicalmente sospesa tra gli anni ’70 e ’80.

L’album è un concept che richiama quanto fecero i Daft Punk prima di sciogliersi, senza arrivare a quelle vette ma il lavoro dietro è comunque notevole, come ben integrate sono le ospitate dei vari Tyler, the Creator, Lil Wayne, Swedish House Mafia, Max Martin, Calvin Harris.

Tirare in ballo Michael Jackson quando si parla di The Weeknd è scontato, ma spesso qui sembra di sentire il Re del pop, sia nel suo modo di cantare che nelle musiche e negli arrangiamenti, che spesso vanno sul synth pop anni ’80 e su montagne russe sonore che richiamano un glorioso passato.

“Dawn FM” è ambizioso, a volte ruffiano oltre il lecito, ripetitivo in alcune sue formule, ma è sicuramente di un’altra levatura rispetto a tanti prodotti da Spotify fatti per lanciare una manciata di hit corredate da tanta fuffa.

Le canzoni di questo album sono anche attraversate da una tensione spesso causata dal contrasto tra i testi oscuri e allucinati e le musiche che vogliono essere sempre rassicuranti e piene di riferimenti chiari a ciò che un medio ascoltatore oltre i 40 anni può ben comprendere.

Brani come “Gasoline”, “Out of time” o “Less than zero” sono un esempio della piacevolezza e della doppia chiave di lettura che ha sempre caratterizzato questo artista, contorto e tormentato nell’animo ma che riesce sempre a raggiungere la luce attraverso la sua musica.

“Sacrifice” è il brano che accompagna l’uscita dell’album, siamo sicuri che per l’ennesima volta Abel abbia fatto centro, e non sarà sicuramente l’ultima.

Qui il video: https://www.youtube.com/watch?v=VafTMsrnSTU

Informazioni:
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MUSICAL EXPRESS è un programma di Fabio Alberti, in onda tutti i giorni alle 10,10 – 14,30 – 21,00 su Radio Budrio

Fabio Alberti

 

 

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