Il “Caos” di Fabri Fibra è anche il nostro
Il nuovo album del rapper, lanciato dalla irriverente “Propaganda” insieme a Colapesce e Dimartino, è una cronaca autobiografica senza sconti dei giorni controversi che stiamo vivendo.
Semplice, sboccato, eccessivo, diretto ma non banale. Fibra è come un sapore forte, ben connotato, che può piacere o meno, ma che prevale sempre quando viene accostato e miscelato ad altri.
Il rapper ritorna con il suo decimo album in studio rimanendo se stesso ma crescendo ancora, circondandosi di tanti collaboratori e ospiti ma rimanendo sempre al centro della sua scena, nonostante la presenza, per fare qualche esempio, di Marracash, Gue Pequeno, Salmo, Neffa, Madame, ma una volta terminato l’ascolto dell’album (17 tracce per meno di un’ora di musica) in testa rimangono solo la sua voce, le sue rime e riflessioni.
Nella “Intro” di apertura Fibra racconta com’è arrivato fino qui, accompagnato dal sorprendente campionamento de “Il cielo in una stanza” di Gino Paoli, mentre nella “Outro” conclusiva fa ringraziamenti e riflessioni senza peli sulla lingua, come suo solito.
A rappresentare il Fabri Fibra aggressivo nell’album troviamo “Good fellas”, “Brutto figlio di” e “Cocaine” che è già un pezzo da antologia, solamente per la frase “Odio il Vaticano, ti prego Dio dammi una mano. Anzi dammi un palco, e` tempo di riscatto”, oltre alla presenza efficace di Guè e Salmo.
Per niente scontata è la generazionale “Sulla giostra” dove fa salire il vecchio amico Neffa e “Stelle” che ci fa ballare, con la partecipazione di Maurizio Carucci, voce degli Ex Otago e ultimamente impegnato in un progetto solista.
Fibra si avvicina anche alle nuove generazioni ma senza scimmiottarle o volersele per forza aggraziare, lo dimostra la stessa “Caos” dove Lazza e Madame non stonano nemmeno nel suo mondo.
“Noia” (insieme a Marracash) e “Nessuno” (la cruda e credibile cronaca di un femminicidio) ci fanno scendere negli inferi che Fibra sa trattare senza paura mentre “Liberi” è una gradita sorpresa pop, grazie anche a Francesca Michielin, ospite e produttrice del brano.
“Propaganda” (insieme a Colapesce e Dimartino) è il nuovo inno pop del qualunquismo politico all’italiana, un pezzo destinato ad arrivare a tutti e a rimanerci a lungo, assolutamente fresco, azzeccato e orecchiabile.
“Caos” è un disco imperfetto, viscerale, nel quale si respira tutto lo smarrimento dei giorni che stiamo vivendo tra guerre piccole e grandi, pandemia ed egoismi vari, un album di fotografie a volte nitide a volte sfocate nelle quali è impossibile non riconoscersi.
Qui il video di “Propaganda”:
https://www.youtube.com/watch?v=VZgtEU4B70o
Informazioni:
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MUSICAL EXPRESS è un programma di Fabio Alberti, in onda tutti i giorni alle 10,10 – 14,30 – 21,00 su Radio Budrio