Il buongusto nel bicchiere

Il tempio bolognese della gastronomia, il Ristorante Al Pappagallo, è stato scelto per un evento speciale che ha visto protagoniste due eccellenze a confronto, i vini della Cantina la Madeleine di Linda Giuva e Massimo D’Alema e i grandi piatti del Ristorante.


Michele Pettinicchio ed Elisabetta Valenti quattro anni fa hanno rilevato l’attività restituendo a Bologna, in un crescendo di riconoscimenti e successi, il locale simbolo della ristorazione felsinea nel cuore della città, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo. Con passione e profonda dedizione hanno selezionato uno ad uno i fornitori, secondo rigorosi criteri di qualità assoluta e autenticità.

Le materie prime sono il fondamento indispensabile per la riuscita dei piatti. Michele Pettinicchio oltre ad essere imprenditore è anche sommelier, e seleziona in prima persona le etichette dei vini, che devono essere all’altezza dei grandi piatti del Ristorante.

Nel corso del 2019, l’anno del centenario del Pappagallo, è approdato in cucina lo chef Marcello Leoni, che ha contribuito a sviluppare ulteriormente la ricerca e la sperimentazione grazie alla sua grande esperienza. E’ infatti protagonista di spicco dell’alta enogastronomia, allievo di Gianfranco Vissani, conosciuto per le importanti collaborazioni, tra le quali  il celebre Trigabolo di Argenta, premiato con 2 stelle dalla Guida Michelin.

Linda Giuva e Massimo D’Alema sono tornati a Bologna per presentare i vini della loro produzione. La Cantina La Madeleine, fondata nel 2008, molto apprezzata dalla critica (premiata dalla Guida essenziale dei Vini d’Italia riscontrando il favore di Daniele Cernilli) e dai palati più attenti e raffinati. Nei circa 15 ettari di terreno collinare tra Narni e Otricoli in provincia di Terni, circa 7 sono vigneti.

Linda e Massimo hanno scelto di impiantare vitigni internazionali come Pinot Nero, Cabernet Franc, Marselan e Tannat per la caratteristica dei terreni e per la volontà di offrire prodotti innovativi rispetto al territorio.

Dal 2012 inoltre l’azienda fa parte del progetto di ricerca “Wine Research Teamche unisce numerose aziende dislocate sul tutto il territorio nazionale, impegnate a portare avanti interventi innovativi nel campo della sostenibilità territoriale viticolo-enologica ed economica.

Sulla tavola del Pappagallo 3 grandi vini che hanno accompagnato i piatti elaborati dalla proprietà con la consulenza dello Chef.

Il Nerosé, spumante rosato affinato secondo il metodo classico tradizionale ha coccolato con le sue bollicinei palati degli ospiti insieme a sfiziosi e ricercati antipasti seguito da Sfide, che non ha dimenticato l’essenza “proustiana” della Cantina ed ha arricchito di reminiscenze ed emozioni le lasagne e i tortellini, la cui sfoglia evoca quella fatta in famiglia.

Per la seconda portata un tenerissimo manzo accompagnato da un conturbante paté de foie gras, proposto con il Narnot, con il suo carattere barriccato grazie all’affinatura in legno di per un anno, che si è dimostrato la vera punta di diamante della tenuta umbra.

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