I Placebo ritrovati

“Never let me go” è il nuovo album della rock band britannica, pronta a tornare sui palchi italiani, il 17 giugno a Firenze, il 29 giugno a Mantova e il 27 ottobre a Milano.


Brian Molko e Stefan Olsdal sono i due fondatori e componenti attuali di una band che a partire dagli anni 90, ha portato avanti uno stile gotico, oscuro, in bilico tra pop e rock, tra distorsioni e aperture melodiche.

L’inizio della loro carriera è stato a dir poco esaltante: il loro primo album omonimo, uscito nel ’96 è stato un esordio celebratissimo dalla stampa musicale e benedetto nientemeno che da David Bowie, contento di far loro aprire il suo concerto dei 50 anni al Madison Square Garden di New York.

Con queste credenziali i Placebo hanno lanciato al meglio “Without me l’m nothing”, titolo della canzone (realizzata anche in una seconda versione con Bowie) e soprattutto dell’album, uscito nel ’98, che può essere considerato il loro capolavoro, seguito da prove più che discrete come “Black market music” (2000) e “Sleeping with ghosts” (2003).

Ogni carriera ha il suo rovescio della medaglia e le sue difficoltà: sicuramente la personalità sensibile e gli eccessi di Brian Molko, le defezioni del gruppo e le ultime prove non proprio esaltanti avevano gettato dei dubbi sul futuro dei Placebo.
Negli ultimi nove anni abbiamo avuto notizie di loro soltanto grazie a un tour celebrativo allungato a dismisura, con la sensazione che il passato glorioso fosse diventato ormai per loro una sorta di gabbia dorata.

“Never let me go” fortunatamente fa ripartire a pieno regime la macchina dei Placebo, riportandoceli coerenti a loro stessi ma anche ispirati e curiosi come non capitava da almeno quindici anni, oltre che contemporanei per gli argomenti trattati.

“Sorrounded by spies” parla di quanto siamo quotidianamente osservati attraverso la tecnologia, “Too many friends” parla dei contatti social che nascondono una realtà di solitudine, un po’ come quella che si respira nella psichedelica “Happy Birthday in the Sky”.

C’è ancora tanta oscurità, come quella dei Cure e dell’ultimo Bowie, ma anche l’ironia e le aperture melodiche di “Beautiful James”.

È l’argomento ambientale ecologico a rappresentare la novità negli ultimi Placebo, a rappresentarlo sono l’inequivocabile immagine di copertina (una costa sassosa piena di spazzatura) e un singolo (“Try better next time”), piacevolmente pop ma che non ci risparmia la realtà di un pianeta malato.

I Placebo sono tornati ma soprattutto stavolta sono presenti a se stessi, al 100%, convinti di tenerci compagnia ancora per tanti anni.

Qui il video di “Try better next time”:
https://www.youtube.com/watch?v=QpQT6WUFhzQ

Informazioni:
www.radiobudrio.it
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MUSICAL EXPRESS è un programma di Fabio Alberti, in onda tutti i giorni alle 10,10 – 14,30 – 21,00 su Radio Budrio

Fabio Alberti

 

 

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