Gamification
Concluso a Paestum (Sa), nello spazio Archeoincontri della BMTA – Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, il convegno dal titolo “L’uso del gaming nella promozione del sito UNESCO I Longobardi in Italia: una strategia innovativa”.
L’incontro – promosso dall’Associazione Italia Langobardorum, ente di gestione del sito seriale Unesco “I Longobardi in Italia – I luoghi del potere (568-774 d.C.)” – si inserisce nel quadro della XXV edizione della BMTA – Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, evento unico al mondo nel suo genere, finalizzato alla promozione delle destinazioni turistico-archeologiche che si chiuderà domenica 5 novembre 2023.
Il convegno è stato l’occasione per illustrare al pubblico il potenziale del gaming, nelle sue molteplici applicazioni, come parte di una strategia di marketing innovativa capace di raggiungere un duplice obiettivo: attrarre nuovi visitatori nei sette gruppi monumentali italiani appartenenti al sito seriale UNESCO che raggruppa i luoghi più rappresentativi del potere longobardo e, nel contempo, favorire la conoscenza della civiltà dei Longobardi in Italia, considerata dagli storici come il punto di sintesi tra l’eredità romano-classica e l’apporto culturale germanico nel periodo di transizione tra il tardo-antico e l’alto Medioevo.
Ad intervenire all’incontro, per raccontare la scelta e gli obiettivi dell’uso della gamification dell’Associazione Italia Langobardorum Danilo Chiodetti, presidente dell’Associazione e assessore alla Cultura del Comune di Spoleto, Armando Pederzoli, responsabile di progetto, Social Media Manager e coordinatore del Tavolo della Comunicazione Social presso il Comune di Brescia, Marco Vigellini, Ceo della Maker Camp, Carlo Piloni, Project manager di Gummy Industries e Giovanni Manzoli, Business unit manager di Gummy Industries.
“Quello dei Longobardi in Italia”, ha sottolineato Danilo Chiodetti, presidente dell’Associazione Italia Langobardorum “è tra i pochi siti UNESCO ad aver intrapreso la strada della gamification per stimolare la conoscenza e la visita alle affascinanti architetture custodite e divenute patrimonio dell’umanità. Una via innovativa quella del gaming, con cui abbiamo puntato alla valorizzazione turistica dei beni architettonici di straordinaria bellezza di cui siamo custodi, ma con cui, in particolare, abbiamo voluto perseguire l’obiettivo di coinvolgere in modo crescente le fasce più giovani, utilizzando linguaggi capaci di avvicinare le nuove generazioni al patrimonio culturale e ai valori di cui è portatore”.
“Per raggiungere questi risultati ambiziosi, derivanti dall’utilizzo del gioco come strumento di promozione turistica”, ha proseguito Danilo Chiodetti, “si è deciso di seguire i due possibili percorsi: da un lato, la gamification, che è una tecnica consistente nell’applicare elementi di gioco a situazioni non percepite come ludiche, coinvolgendo i visitatori in modo divertente e interattivo nell’approfondimento conoscitivo delle destinazioni turistiche e dei siti monumentali; dall’altro lato, il Realismo virtuale e aumentato, un filone che consente al pubblico, attraverso l’ideazione di giochi basati su realtà virtuale e aumentata, di esplorare i luoghi in modo immersivo prima di visitarli fisicamente oppure renderli più attrattivi durante la visita”.
Le iniziative di gioco proposte dall’Associazione Italia Langobardorum per la promozione del sito seriale UNESCO “I Longobardi in Italia”
Il sito seriale UNESCO “I Longobardi in Italia” sta sperimentando infatti, entrambe le possibilità di gaming – gamification e realtà virtuale – attraverso due tra i giochi più conosciuti al mondo: Minecraft, noto per la possibilità di creare mondi virtuali dettagliati sfruttando l’aspetto dei mattoncini Lego, e la modalità del gioco di ruolo ispirato al noto Dungeons & Dragons.
Grazie alla collaborazione con Maker Camp, innovativa realtà specializzata nella creazione di esperienze educative e culturali attraverso i videogiochi più popolari, come Minecraft, Roblox e Fortnite, si sono sviluppate due mappe Minecraft, ognuna delle quali riflette la ricchezza storica e culturale dei sette siti longobardi tutelati dall’UNESCO.
Le mappe, che consentiranno ai giocatori di interagire in uno spazio virtuale sullo sfondo dei sette beni che compongono il sito seriale, in una ricostruzione accurata che include edifici, paesaggi e dettagli storici, saranno disponibili per il download dalla community di appassionati di Minecraft e inserite nella libreria della versione educativa del gioco ad uso degli insegnanti di tutto il mondo.
“Prima che il gallo canti” è invece il progetto ideato da Italia Langobardorum e sviluppato in collaborazione con Gummy Industries che fa incontrare il gioco di ruolo con il mondo dei Longobardi. L’avventura giocabile, ispirata alla realtà di gioco di “Dungeons & Dragons” il gioco di ruolo fantasy più conosciuto al mondo, presenta una trama ambientata al tempo della dominazione longobarda in Italia, tra il 568 e il 774 d.C., all’interno di una comunità monastica che assiste al verificarsi di inspiegabili sparizioni.
La soluzione del mistero è affidata a un gruppo di avventurieri, corrispondenti ai personaggi interpretati dai giocatori, che sono stati immaginati in rappresentanza di ciascuno dei sette luoghi che costituiscono il sito seriale UNESCO dei Longobardi in Italia.
L’avventura “Prima che il gallo canti”, scaricabile e da giocare in autonomia, sarà anche protagonista di una giornata di gioco, in programma domenica 18 novembre a Brescia, presso la Basilica di San Salvatore, dove un centinaio di partecipanti, organizzati in due turni su nove tavoli di gioco, verranno accompagnati indietro nel tempo, all’epoca dei Longobardi, a vivere situazioni avventurose con il coordinamento di otto Game Master.
Le iniziative di gaming si inseriscono nell’ambito del progetto “Longobardi in viaggio verso nuovi scenari” a valere sulla Legge 77/2006 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti e degli elementi italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella «lista del patrimonio mondiale», posti sotto la tutela dell’UNESCO”.