Claudio Baglioni, al centro… ci siamo noi
Tre ore di musica, emozioni e ricordi. Ecco cosa è stato il concerto di Baglioni per i suoi 50 anni di carriera.
Ognuno di noi ha cantato, almeno una volta nella vita una canzone di Claudio Baglioni. Sabato 15 settembre tutti l’abbiamo fatto, seduti sul divano, intonati o a squarciagola che fossimo.
50 anni di carriera riassunti in più di tre ore di concerto, in un’Arena di Verona gremita e che riacquista il suo essere anfiteatro. Non è solo Baglioni, fisicamente, al centro di questo meraviglioso spettacolo, ma anche un pezzo di storia della musica italiana dell’ultimo mezzo secolo e, perché no, anche noi. Noi che accanto ad ogni canzone possiamo accostare un ricordo, un’emozione, un sentimento. Noi che ci commuoviamo sentendo Mille giorni di te e di me, che saltiamo con La vita è adesso, che ci immobilizziamo ad assaporare le parole di I vecchi o Le ragazze dell’est.
Si è partiti con Signora Lia e si è terminato sulle note di Con voi. In mezzo altri 33 brani, alcuni meno ricordati di altri, ma pur sempre potenti. Un viaggio virtuale negli anni, guidati da una voce inconfondibile. Ogni canzone è stata accompagnata dalle coreografie di Giuliano Peparini, un maestro nel dare un senso anche visivo a ciò che ascoltiamo, eseguite da un corpo di ballo da dieci e lode.
Tutto questo però non avrebbe reso al cento per cento senza la regia televisiva di Duccio Forzano. Le emozioni, la magia e la potenza di questo spettacolo sono arrivate dritte alla pancia di tutti gli spettatori seduti sui propri divani grazie a lui. Attento regista, scrupoloso, perfetto nei tempi e nei modi. La sua regia, inconfondibile e riconoscibile tra mille, è stata una carezza che dolcemente ha cullato ogni nota, ogni movimento, ogni volto. Un balsamo per gli occhi.
Quello che rimarrà nel cuore di tutti sarà un evento storico, dai tratti romantici e nostalgici. Nulla è stato lasciato al caso, come è giusto che sia. La sensazione, spegnendo la Tv, a fine serata, è di aver assistito a qualcosa di unico nel suo genere. E se tanto mi da tanto, il prossimo festival di Sanremo non sarà da meno.