Canti e danze della morte
Il mezzosoprano Vasilisa Berzhanskaya interpreta le opere di Musorgskij diretta da Dmitry Korchak. Completano il programma la Sinfonia “Classica” di Prokof’ev e la Sinfonia “L’anno 1917” di Šostakóvič.
Sono due artisti russi che il pubblico è abituato a sentir cantare insieme sul palco, ma che nel secondo appuntamento della Stagione Sinfonica 2023 del Teatro Comunale, in programma sabato 11 febbraio alle 20.30 all’Auditorium Manzoni, si avrà l’occasione di ascoltare in un diverso assetto.
Sono il tenore Dmitry Korchak, che si presenta per la prima volta al pubblico bolognese nella veste di direttore d’orchestra, e il mezzosoprano ventottenne Vasilisa Berzhanskaya, al suo debutto con l’Orchestra del Comunale.
Vincitrice nella categoria “Giovani cantanti dell’anno” agli “International Opera Awards 2020”, nonostante la sua età Berzhanskaya è tra le nuove stelle del belcanto, con una carriera in ascesa che l’ha già portata a cantare al Festival di Salisburgo, al Concertgebouw di Amsterdam, alla Royal Opera House di Londra e in Italia al Rossini Opera Festival e all’Opera di Roma.
A Bologna interpreta i Canti e danze della morte di Modest Musorgskij, un ciclo composto da quattro brani – Ninna Nanna, Serenata, Trepak e Il condottiero – nato per voce e pianoforte tra il 1875 e il 1877. La versione orchestrale arrangiata da Dmítrij Šostakóvič, che si ascolta in questo concerto, è stata donata dallo stesso compositore al direttore d’orchestra Mstislav Rostropovič e alla moglie, la cantante Galina Višnevskaja, che la eseguirono per la prima volta nel 1962 a Gorkij.
Già ospite delle produzioni operistiche del Comunale come tenore, sul podio dell’Orchestra del teatro felsineo Korchak propone anche la Sinfonia n. 12 in re minore op. 112 di Šostakóvič, intitolata “L’anno 1917” perché ispirata al momento storico in cui il regime zarista di Nicola II crollò a causa dell’ondata rivoluzionaria russa.
La sinfonia celebra infatti l’inizio di quel percorso politico e sociale che nel 1922 portò alla fondazione dell’URSS. Dedicata alla memoria di Lenin, questa pagina venne composta tra il 1960 e il 1961 ed eseguita, dopo un primo glorioso debutto a Leningrado, per il ventiduesimo congresso del Partito Comunista a Mosca.
Completa il programma la Sinfonia n. 1 in re maggiore op. 25 di Sergej Prokof’ev detta “Classica” per i rimandi allo stile settecentesco. Queste infatti le parole del compositore sulla sinfonia che si leggono nell’autobiografia: «Trascorsi l’estate del 1917 nella più completa solitudine vicino a Pietroburgo […] Avevo l’intenzione di comporre un’opera sinfonica senza l’aiuto del pianoforte […] Nacque così l’idea di una Sinfonia nello stile di Haydn […] Credo che se Haydn fosse vissuto fino ad oggi avrebbe mantenuto la sua scrittura arricchendola però di alcune novità. Quando cominciò a prendere forma concreta la battezzai col nome di Sinfonia Classica».
Il concerto è realizzato grazie a Intesa Sanpaolo, Main Partner della Stagione Sinfonica 2023 del Teatro Comunale di Bologna.
I biglietti – da 10 a 40 euro – sono in vendita online tramite Vivaticket e presso la biglietteria del Teatro Comunale (Largo Respighi), dal martedì al venerdì dalle 12 alle 18 e il sabato dalle 11 alle 15; il giorno del concerto presso l’Auditorium Manzoni da 1 ora prima fino a 15 minuti dopo l’inizio dello spettacolo.
Per ogni concerto della Stagione Sinfonica 2023 è in programma “Note a margine”, una rassegna di podcast e di incontri con il pubblico che si tengono circa 30 minuti prima dell’inizio del concerto presso il foyer o il bar dell’Auditorium Manzoni.
Info: www.tcbo.it