A Kinshasa le riprese di “Broken Dream”
Il documentario su Luca Attanasio a due anni dall’attentato in Congo. Rai Documentari racconta il giovane Ambasciatore attraverso lo sguardo di Zakia Seddiki Attanasio, compagna di vita e di ideali. Il 22 febbraio, anniversario della sua morte, gli sarà dedicata la via dell’ambasciata di Italia a Kinshasa.
Sono iniziate a Kinshasa le riprese del film documentario “Broken Dream” su Luca Attanasio, il giovane ambasciatore italiano ucciso in Congo il 22 febbraio 2021 insieme al carabiniere di scorta Vittorio Iacovacci e all’autista congolese Mustapha Milambo. Realizzato in collaborazione con Rai Documentari, è un progetto di Imma Vitelli, diretto da Jacopo De Bertoldi, prodotto da Filippo Macelloni per NANOF e da Fabio Scamoni/RED HOUSE, con il patrocinio della Farnesina.
Il documentario racconta Luca Attanasio attraverso lo sguardo di Zakia Seddiki Attanasio, compagna di vita e di ideali di Luca e madre delle sue tre bimbe: “Quando Luca è stato ucciso a Goma io e le mie figlie eravamo a Kinshasa. Sofia aveva quattro anni, le gemelline Lilia e Miral meno di tre. Questo film è per loro. Devono sapere chi era loro padre”.
Oggi Zakia torna nella Repubblica Democratica del Congo due anni dopo la tragica vicenda del 2021. Intrecciando i suoi ricordi con il racconto delle persone che lo hanno conosciuto, collezionando testimonianze e frammenti di vita, si compone un ritratto intimo di Luca: un idealista che, in un paese devastato dalla guerra, non distoglie lo sguardo ma tende la mano; amico di medici, operatori umanitari e missionari; finanziatore di mense, orfanotrofi e presìdi sanitari.
Un uomo fuori dagli schemi negli ambienti della diplomazia. Di fede cristiana ma sposato con una musulmana, entrambi credenti nello stesso tenero Dio della compassione. Zakia cerca di capire quanto è accaduto ma è proprio inseguendo la morte di Luca che, in realtà, approda a celebrarne la vita, l’etica, l’impegno.
Il loro sogno è ferito – questo è il messaggio di Zakia – ma la speranza è viva. L’ultimo ciak del film sarà a Nsioni, un remoto villaggio del Congo centrale dove Zakia con Mama Sofia, l’associazione creata insieme a Luca per aiutare i bambini di strada, sta costruendo una scuola.
Il 22 febbraio, giorno dell’anniversario della morte di Luca Attanasio, Vittorio Iacovacci e Mustapha Milambo, Zakia Seddiki Attanasio sarà a Kinshasa dove, presso l’ambasciata italiana, sarà lanciato il bando per 43 borse di studio da assegnare a studenti di 12 paesi dalla Fondazione Mama Sofia, in collaborazione con l’Università Ecampus e i partner Vexavit e Anpit, con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, del Ministero dell’Istruzione e del Merito e del Ministero dell’Università e della Ricerca.
Per l’occasione, la via dove ha sede l’ambasciata sarà rinominata “Avenue Luca Attanasio” e sarà inaugurata un’opera realizzata dall’artista congolese Benjamin Matuatadidi con il simbolo della pace per commemorare Luca, Vittorio Iacovacci e Mustapha Milambo.