A Feeling of Freedom

La nuova mostra di Christopher Veggetti che celebra le nuove identità italiane negli USA.


Luigi Christopher Veggetti Kanku, pittore e scultore nato a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, ma cresciuto in Brianza, presenta “A Feeling of Freedom”. Il progetto nasce con l’obiettivo di celebrare le “nuove identità italiane” con l’ausilio di ritratti espressionisti digitali e dipinti. La mostra, aperta il 19 Gennaio e visitabile fino al 6 maggio, è stata allestita presso il MoFA, Museo di Fine Arts dello stato della Florida (Tallahasses).

“Storicamente, le diverse forme di comunicazione dell’arte italiana hanno escluso gli artisti afro-italiani, negando loro la libertà di espressione. In risposta a questa presa di posizione, Veggetti Kanku ha organizzato mostre internazionali con le proprie opere digitali”, afferma Tenley Bick, curatore ospite e assistente professore di Storia dell’Arte del Dopoguerra e Contemporanea Globale. “Concepita in relazione a quelle mostre, l’esposizione al MoFA include anche opere inedite su carta”.

Il progetto ha come finalità quella di far emergere il senso di appartenenza e orgoglio verso la propria cultura.

“Questi lavori, attraverso le potenzialità dei diversi mezzi espressivi utilizzati dall’artista, sconvolgono l’immaginario collettivo legato a temi d’identità e di razza, sprigionando una sensazione di libertà generata dal sentirsi a casa nel proprio paese” ha detto Bick. “I dipinti digitali di Veggetti Kanku trasmettono all’osservatore una sensibilità ‘Afro-Pop’ che sovverte i tradizionali modelli e canoni dei classici dipinti italiani”.

In occasione della mostra è stata esposta in una teca la T-shirt indossata dall’artista durante l’inaugurazione. Il testo – “Don’t Shoot! I am Black Italian” – diventa un messaggio pubblico diretto alla popolazione prevalentemente di lingua inglese degli Stati Uniti. In una di queste sue performance artistiche Vegetti si inginocchia con le mani dietro la testa davanti ad una macchina della polizia indossando la maglietta. Veggetti Kanku vuole richiamare l’attenzione sui fatti accaduti negli ultimi anni in America e su come questo paese stia diventando sempre più ostile nei confronti di nazionalità e culture differenti.

“Quando ero piccolo, e internet non esisteva ancora, vedevo l’America come il paese della libertà e della multiculturalità. Oggi tutto questo lascia spazio all’odio. Ricordo con esattezza il giorno in cui arrivai per la prima volta a New York, nell’estate del 2015. Ero a Manhattan e stavo cercando di prendere un taxi assieme a dei ragazzi e uno di loro mi fermò e disse: “Fai andare avanti il bianco altrimenti non si fermeranno mai. La mia performance mi avvicina al popolo afroamericano ancor di più perché in una realtà dove il colore determina chi sei, siamo tutti uniti nello stesso dolore.”

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