25 marzo 2020, un giorno per Dante Alighieri
Una sola voce per tutte le reti Rai: quella del Sommo Poeta. Rai e Rai Teche, in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione e del Ministero dei Beni culturali, partecipano al Dantedi di mercoledì 25 marzo con l’iniziativa Dante per un giorno.
Le principali reti televisive del Servizio Pubblico, durante tutto l’arco della giornata, manderanno in onda pillole d’archivio di grandi attori che leggono alcune terzine della Divina commedia: da Vittorio Gassman a Giorgio Albertazzi, da Anna Proclemer a Carmelo Bene, da Benigni a un’inedita Samantha Cristoforetti. Vere e proprie incursioni nel palinsesto generalista che porteranno nelle case degli italiani i versi più famosi della Commedia e le voci più grandi del teatro e del cinema italiano.
Raiplay proporrà, inoltre, una striscia con le pillole da vedere tutte insieme.
L’iniziativa della Rai, che partecipa in questo modo al Dantedì istituito dal Governo su proposta del Mibact e su iniziativa del Corriere della Sera, vede ancora una volta primeggiare il ruolo fondamentale dell’archivio Rai, il cui utilizzo si sta rivelando sempre più determinante in un momento come questo.
“L’intento di Rai Teche e del suo portale per “Dante per un giorno” è quello di ripensare l’enorme patrimonio audiovisivo della Rai non come un giacimento passivo da custodire e conservare, ma come un materiale vivo e attivo da riselezionare, ripensare, riutilizzare, riattivare a seconda dello spirito del tempo. I materiali del passato non sono mai passivi; ma per renderli attivi bisogna provare a cercare i materiali giusti al momento giusto, saper creare cortocircuiti emotivi e conoscitivi, studiare accostamenti che possano, attraverso una notizia, un’immagine, un suono del passato, arricchire il presente, dargli spessore, metterlo in connessione con una memoria attiva che incida, per dirla molto semplicemente, sul presente” dice Maria Pia Ammirati, direttrice di Rai Teche.
Appuntamento dunque martedì 25 febbraio, alla (ri)scoperta del padre della lingua italiana.
Enrica Leone