Van Ghogh-The Immersive Experience
Presso la chiesa della Santissima Trinità di Catania, fino al 16 Febbraio 2025, è possibile visitare l’evento, allestito da Alta Classe Lab con il supporto logistico di FB Golden Events, si compone di varie parti.
All’inizio si entra in uno spazio dove sono proiettati, su quattro lati, vari elementi che rimandano alla pittura di Van Gogh, la particolarità di queste proiezioni e che questi elementi, sono rappresentati in maniera animata, una pennellata o un personaggio prendono vita, e ciò è particolarmente coinvolgente soprattutto per le nuove generazioni, che di fatto sono nate con queste moderne tecnologie.
Le persone che entrano in questo spazio virtuale, possono stare sia in piedi che sedute e sono avvolte, come detto prima, da vari soggetti pittorici che richiamano l’estro creativo del pittore olandese, un uccello che si muove in un campo di grano, una nuvola che prende vita nel cielo, un personaggio che quasi vuole interagire con il pubblico, rendendolo partecipe.
Dopo queste proiezioni entriamo in un altro spazio, in cui sono esposte delle opere di Van Gogh con delle brevi didascalie, per esempio: Autoritratto con cappello di feltro grigio, La siesta, La notte stellata, Girasoli. Sempre qui, tramite degli occhiali virtuali, ci si immerge letteralmente dentro le opere del genio olandese, diventando noi stessi parte integrante della creazione artistica.
Inoltre, è possibile trovare una sala didattica per i bambini, e un opera dell’artista ricostruita, come se fosse la scenografia di uno spettacolo teatrale.
Descrivendo un po’ la figura di Vincent Van Gogh, egli nacque ad Zundert nel 1853, si avvicinò alla pittura per poter comunicare meglio il suo credo religioso, e mostrare la sua vicinanza ai lavoratori più sfruttati, con cui aveva vissuto fino a quel momento per via della sua attività di catechista.
Ebbe un esistenza molto tormentata, a causa di uno stato d’animo molto instabile, e per varie vicissitudini familiari, molto importante per capire il suo percorso di vita furono le corrispondenze con il fratello Theo.
Devastato da tutto questo, morì suicida a soli 37 anni nel 1890 ad Auvers-sur-Oise, è considerato uno dei maestri del post-impressionismo e per citare altre opere abbiamo: I Mangiatori di patate, Campo di grano con volo di corvi, Autoritratto con l’orecchio bendato, Notte stellata sul Rodano, Terrazza del caffè la sera Place du Forum Arles, Ramo di mandorlo in fiore, La chiesa di Auvers, Campo di grano con cipressi, Il Mare a Les Saintes Maries, Banchina con uomini che scaricano barconi da sabbia, Casa nel campo di grano.
Crediti fotografici Dario Salanitro