Rialzati Campione
L’incidente di Alex Zanardi unisce in una singola preghiera non solo il mondo dello sport.
Questo è un anno che ricorderemo molto a lungo. Il Covid ci ha segnato le vite, cambiato le abitudini, resi impotenti di fronte ad un virus che ha visto perire tantissima gente e volar via tanti affetti in una sola notte. L’impotenza ci ha colpito ovunque, anche quando il desiderio di scambiarci un abbraccio è diventato un gesto da evitare per il bene degli altri e di se stessi.
Lo sport come ogni altro settore ne ha sofferto e continua a soffrire enormemente. Ci sono sport che ci hanno fatto gioire e anche piangere. Campioni che sono volati via molto precocemente. Tra questi il mondo delle due e quattro ruote, ogni tanto ci sveglia e ci riporta alla cruda realtà di un rischio che i piloti corrono in ogni singola curva e rettilineo, sfrecciando con bolidi che a volte sfidano le leggi della forza centrifuga e centripeta. Il dramma non corre solo nel mondo dei motori. Colpisce anche altri settori, come il calcio o la pallavolo, abbiamo visto tristemente spegnersi vite anche durante la fase di un incontro.
A volte da alcuni apparentemente drammi, nasce una storia quasi a lieto fine. La storia è Alex Zanardi. Un pilota delle quattro ruote che dopo uno spaventoso incidente, perde le proprie gambe, ma si rialza in piedi con la propria volontà e forza caratteriale. Lo sportivo bolognese ha in seno la voglia di competere anche contro la malasorte che lo ha colpito in pista. Come ogni singolo sportivo che nella propria carriera subisce un infortunio, Alex recupera il tempo perduto con costanza e perseveranza. Un esempio per tutti nel mondo dello sport e nella vita sociale.
Il suo nuovo mezzo di riscatto sportivo non è più motorizzato. Il suo nuovo mezzo basa la locomozione sulle braccia, sulla testa e sul cuore, Alex ne è consapevole e si tuffa in avventure che riscalderà di gioia ogni singolo spettatore che ne ammira le imprese raggiunte.
Giungono record, medaglie, traguardi sportivi e umani. Il Campione è tornato. L’assenza delle gambe in Alex passa in secondo, terzo o forse anche in quarto posto nel piano d’interesse. Non dimenticheremo mai quando con delle protesi è tornato ad alzarsi in piedi, come non dimenticheremo mai le lacrime di gioia dopo ogni linea del traguardo che l’ha visto trionfare. In ognuno di noi ha sempre vissuto un Alex Zanardi, è quella forza caratteriale che come extrema ratio ci spinge al limite del sacrificio per raggiungere un traguardo importante che sia di natura sportiva o sociale.
Ieri Alex è stato messo di nuovo a gareggiare contro una delle tante prove impossibili da superare a volte per la gente normale. Come nel lontano 2001 (anno dell’incidente in pista), Alex si è ritrovato nuovamente una sfida enorme da superare. L’incidente da lui subito, ci ha fatto male, ci ha colpito come un gancio ben assestato da Tyson. L’intero mondo sportivo e non, prega perchè le condizioni di Alex tornino quanto prima più stazionarie possibili. Noi tutti oggi preghiamo che anche questo infortunio lo si lasci alle spalle e si torni a rivedere il sorriso dello sportivo bolognese. Ti aspettiamo Campione
Foto tratta dal profilo ufficiale di facebook @alexzanardiofficial