Lazza, le vertigini del successo
“Locura” esplora i clichè della trap arricchendoli con idee melodiche più aperte, una produzione scintillante e la presenza di un cantato sempre più a fuoco. Il rapper sarà protagonista di un tour nei palazzetti dal 6 gennaio 2025.
L’attesa era tanta per il ritorno di Lazza, che ha presentato il suo quarto album in una location esclusiva fuori dallo stadio San Siro, con l’accompagnamento dell’Orchestra Sinfonica di Milano diretta dal Maestro Enzo Campagnoli.
“Prima della Scala, no, è lo show di Jacopo”, Lazza cita il suo nome di battesimo in “Zeri in più”, brano che apre il disco con la voce inaspettata di una Laura Pausini in stile anni ’60, in una “quasi” citazione musicale di “Se bruciasse la città”, anche se il brano è ispirato a “Una Locura” di Jose Louis Perales.
Gli altri ospiti del disco, prodotto da Drillionarie, non rubano troppo spazio al protagonista: c’è l’immancabile Sfera Ebbasta in “Fentanyl”, che ci dimostra quanto il genere di Lazza sia spesso più una “trap cantata” con aggiunta di elementi melodici più che un rap vecchia scuola.
“-3 Perdere il volo” (con Marracash) affronta il tema dell’amore finito o tormentato, ricorrente nel disco insieme al rapporto con la celebrità e i lati oscuri del successo, più ironico e brillante il brano “Ghetto Superstar” con Ghali, mentre tutti i peggiori clichè della trap spuntano in “Casanova” (insieme ad Artie 5ive).
Non troppo a suo agio Guè in “Estraneo”, al contrario è in “Mezze verità” (con Kid Yugi) che funziona meglio il mix tra musica e parole, con tanto di chitarrina “alla Santana”, mentre il giovane rapper americano Lil Baby impreziosisce “Canzone d’odio”, garantendogli visibilità al di fuori dei nostri confini.
Alcuni tra i brani in solitario dell’album (che sono una decina) hanno un livello di emotività più alta, ad esempio “Male da vendere” racconta le difficoltà di vivere una storia d’amore sotto i riflettori.
“Giorno da cani” è un brano rap puro, un vero flusso di coscienza, così come “Abitudine”, “Certe Cose” e “Dolcevita” sono decisamente autobiografiche, ma la più innovativa, anche musicalmente, è “Verdi nei viola”, un inno alla determinazione per affrontare un modello di business complicato come quello musicale.
La copertina di “Locura” è ispirata alla serie grafica di Francisco Goya dedicata alla tauromachia, dove si rappresenta il complesso dualismo tra luce e ombra, tensione e movimento, proprio come la sua lotta personale attraverso la musica.
L’album non è un approdo completo al pop e nemmeno uno sguardo su nuovi lidi musicali, ma è l’evoluzione di un percorso già tracciato da tre album compreso il fortunatissimo “Sirio”, in seguito dai singoli “Cenere” e “1000 messaggi” ( presente tra le tracce), che rappresentano l’anello di congiunzione tra “Locura” e tutti i suoi lavori precedenti.
Si dice che la trap italiana sia un genere incapace di evolversi se non trasformandosi in “pop con l’autotune” o in un’accozzaglia di featuring per gonfiare i dati degli ascolti adolescenziali compulsivi, nel caso di “Locura” questi due rischi sono ampiamente scongiurati.
In “Locura” si sente la voglia di emergere come persona, come individuo, osando qualcosa ma senza fare il passo più lungo della gamba. “Solo se lo vorrai conta su di me basta che non ci fai l’abitudine”, la fama per Lazza è come una persona della quale non ci si può fidare completamente, ma con la quale si possono fare giri di giostra molto divertenti, nonostante lui soffra di vertigini.
Jacopo è qui per rimanere, per questo non bisogna dare un peso “definitivo” al giudizio su questo album e slegarlo da aspettative francamente eccessive, ma considerarlo un passo verso ulteriori evoluzioni, soprattutto a livello testuale, dove si può fare di meglio.
Lazza partirà con il Locura Tour il 6 gennaio 2025 dal Pala Unical di Mantova, per poi spostarsi a Padova (Fiera) il 9 gennaio e proseguire verso Eboli (Palasele) il 12 gennaio. Subito dopo sarà la volta di Torino (Inalpi Arena) il 15 gennaio, di Bologna (Unipol Arena) il 18 gennaio, di Milano (Forum di Assago) il 21 gennaio e di Firenze (Mandela Forum) il 27 gennaio. Locura si concluderà il 30 gennaio a Roma, al Palazzo dello Sport.
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Fabio Alberti