L’artigianato e il design pugliese
“Manibus Experience”: a Copertino (Lecce) una grande collettiva per raccontare sette grandi storie di eccellenze, artigianato e design.
Sabato 26 ottobre a Copertino è stata aperta la collettiva “Manibus Experience – Racconti di Puglia”, visitabile sino al 30 novembre 2024 presso il suo Castello.
Un’opportunità unica per scoprire e celebrare l‘artigianato e il design pugliese con sette grandi eccellenze locali: i preziosi di Orafi Moramarco, la moda sostenibile di Le Naty, le creazioni di design di Dimarmo, le luminarie di Parisi 1876, i liuti di Antonio Dattis, le sculture di Raffaele Gentile, i mosaici di Pietro Quattromini.
La rassegna rappresenta un viaggio tra tradizione e innovazione, celebrando l’arte e il talento di maestri artigiani che con le loro creazioni danno vita a pezzi unici, profondamente legati alla loro terra. Qui, ogni esemplare racconta storie, talento e dedizione: non solo prodotti, ma racconti di cultura e identità, che riflettono l’essenza del design italiano e la ricchezza del nostro patrimonio artigianale.
Le sette storie di Manibus Experience
Orafi Moramarco: tre fratelli orafi, uniti dalla passione e dall’abilità artigianale, creano gioielli che incarnano l’essenza della Puglia. Le loro opere, realizzate con tecniche antiche come la smaltatura a fuoco, raccontano storie di fedeltà e tradizione, ispirandosi all’eredità culturale del territorio, tra cui le celebri creazioni legate a “Federicus”.
Raffaele Gentile: scultore visionario, Gentile porta avanti una “rivoluzione della gentilezza”, creando opere che rivisitano figure mitologiche e leggende antiche. Il suo lavoro è un omaggio alla storia e alla cultura del Gargano, con l’obiettivo di trasformare Vieste in un punto di riferimento culturale, attraverso sculture impregnate di identità e passato.
Le Naty: tre generazioni di donne pugliesi lavorano fianco a fianco per creare capi che combinano eleganza e autenticità. La loro moda è un inno alla qualità e all’originalità, andando oltre le logiche del mercato per promuovere una visione del bello legata alla tradizione del Made in Italy.
Pietro Quattromini: mosaici che raccontano l’anima della Murgia. Quattromini, attraverso un legame viscerale con la sua terra, crea opere che riflettono la bellezza della natura e la complessità delle emozioni umane. La sua arte è un dialogo continuo tra sofferenza, ispirazione e innovazione nella tecnica del mosaico.
Sissi Daniele: giovane designer del marmo, Daniele reinterpreta la leggerezza della vita attraverso creazioni scultoree che sfidano la gravità. La sua chaise longue in marmo è un esempio di eleganza e innovazione, combinando estetica e funzionalità in un materiale apparentemente pesante, ma reso straordinariamente leggero e versatile.
Antonio Dattis: liutaio ed ebanista, Dattis crea strumenti musicali che risuonano con la tradizione. Specializzato in strumenti a corde medievali e barocchi, è famoso per il suo ottobasso, un imponente esempio di perfezione artigianale che attira appassionati da tutto il mondo nella sua bottega di Sava, un vero crocevia di cultura.
F.lli Parisi: maestri paratori, i gemelli Parisi illuminano città e borghi con le loro installazioni luminose. La loro arte non consiste solo nel creare meraviglia, ma nel donare alle persone una nuova prospettiva, utilizzando la luce per trasformare spazi pubblici in luoghi di condivisione e armonia.
Gli altri appuntamenti di Manibus 2024
LE MASTERCLASS – Il calendario di Manibus 2024 si arricchisce e si conclude con gli incontri tematici di Manibus Masterclass: ad inaugurare il ciclo di appuntamenti sarà, giovedì 24 ottobre, il costumista Luigi Spezzacatene.
LA MOSTRA DI ENRICO DICO’ – Sarà visitabile sino al 30 novembre 2024 a Lecce, nel Castello Carlo V, la Manibus Exhibition – Dreams in the dark, la grande mostra personale di Enrico Dicò, visitabile sino al 30 novembre 2024. In questo suo nuovo progetto espositivo, l’artista celebra oltre trent’anni di creatività in un percorso che rappresenta un viaggio nel cuore dell’immaginario pop e iconico della cultura contemporanea.
Tra volti indimenticabili come quelli di Batman, Joker, Marilyn Monroe e David Bowie, e simboli intramontabili della cultura americana, come i pomodori Campbell e il dollaro, Dicò crea un’esplosione di colori e luci. Le sue opere, segnate dall’uso distintivo della plastica bruciata e degli elementi neon, trasformano questi soggetti familiari in visioni potenti, vibranti di energia.
Il percorso espositivo diventa così un dialogo tra cultura pop, politica e critica sociale, dove la provocazione visiva si fonde con l’innovazione stilistica, rendendo omaggio tanto a Andy Warhol quanto alle icone del nostro tempo. Un’esperienza visiva intensa, che cattura e trasforma l’ordinario in straordinario.
LA TECNICA DI DICO’ – Le opere di Dicò fondono influenze della Pop Art di Andy Warhol e delle combustioni materiche di Alberto Burri, con una forte impronta personale. Utilizzando resine, materiali industriali, sovrapposizioni, combustioni e corrosioni, l’artista crea lavori emotivamente potenti. Il fuoco, strumento centrale nelle sue creazioni, è stato definito “il miracolo della combustione”. Dicò modella il plexiglass con la fiamma, rendendo ogni opera unica e irripetibile. A seguire, aggiunge il neon, che accentua ulteriormente la forza delle sue sculture.
IL PREMIO – Le mostre sono state inaugurate a pochi giorni dalla Cerimonia di premiazione della terza edizione del Premio Internazionale Manibus, sotto la guida del direttore artistico Nicola Miulli, che ha visto brillare sul palco del Teatro Paisiello di Lecce le grandi eccellenze dell’artigianato e i grandi nomi legati al “made in Italy”.
I premi di questa edizione sono stati assegnati al designer Enzo Catellani, di Catellani & Smith (Bergamo), all’effettista Leonardo Cruciano di Imaginari Factory (Roma), alla stilista Giada Curti (Roma), all’artista Enrico Dicò (Milano), all’artigiana delle luminarie Francesca Di Done di Paulicelli luminarie (Bari) e all’imprenditore Pasquale Natuzzi di Natuzzi S.p.A. (Santeramo in Colle). Menzioni speciali, infine, a Natuzzi per il tavolo Uragano e a Catellani per la lampada Sorry Giotto.
I PATROCINI – Commissione Italiana per l’UNESCO – Corpo Consolare di Puglia e Basilicata – Città di Lecce, Città di Copertino, Accademia di Belle Arti di Lecce – Polo Biblio Museale di Lecce –Confindustria Puglia – Confartigianato Imprese Puglia- CNA Puglia
Per info, visite guidate e prenotazioni, https://premiomanibus.com/manibus-exhibition-2024/.
Sito web: https://premiomanibus.com/