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Categoria: Salute e Benessere
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Nel corso del VII convegno scientifico dell’ISNVD il professor Veroux ha presentato PETALO.


Innovativo dispositivo impiantabile nelle veneLa società scientifica internazionale dedicata alla ricerca nel campo delle malattie neurovascolari, i cui membri, provenienti da tre continenti – Europa, America, Asia – si sono incontrati quest’anno a Taormina, tra il quattro e il 6 maggio, sotto la presidenza del Prof Piefrancesco Veroux, Direttore della Chirurgia Vascolare del Policlinico Vittorio Emanuele di Catania. I temi principali, su cui si sono confrontati chirurghi vascolari, radiologi interventisti, neurologi, neuroradiologi, fisici, scienziati di base, bioingegneri e ricercatori neurovascolari, sono stati: i nuovi orizzonti nella diagnosi e trattamento dell’ictus ischemico; dell’Ipoperfusione cerebrale e neurodegenerazione; dello stenting delle grandi vene. Nel corso del Congresso il professor Veroux ha presentato PETALO, un innovativo dispositivo impiantabile nelle vene. L’innovativo scaffold, la cui concezione rivoluziona completamente l’idea tradizionale dello stent, ha da poco superato con successo la sperimentazione in modello animale. Il nuovo dispositivo potrà permettere di trattare in modo mininvasivo malformazioni venose attualmente prive di trattamenti efficaci.

Il convegno si è concluso con una sessione dedicata alle associazioni di pazienti di tutto il mondo interessate al ruolo dell’insufficienza venosa cronica cerebrospinale (CCSVI) nelle malattie neurodegenerative. Sì sono così confrontate rappresentanze dagli Stati Uniti, Australia, Canada, diversi stati europei ed Italia. L’evento ha avuto una diretta facebook gestita dalla associazione americana CCSVI Alliance, allo scopo di aggiornare sui risultati più rilevanti dell’evento scientifico, in particolare su quelli che direttamente riguardano le persone con patologie come sclerosi multipla, alzheimer, parkinson, menière, malattie nelle quali la libera ricerca ha dimostrato e continua a studiare il legame con l’alterato flusso sanguigno nel cervello.Innovativo dispositivo imp2

Nell'intervenire a nome della Associazione CCSVI nella sclerosi multipla, Francesco Tabacco ha voluto ribadire In particolare il costante impegno associativo che  si è concretizzato a creare momenti di incontro con le Istituzioni per stemperare il clima di incomprensione che si è venuto a creare nel corso degli anni e contestualmente nel chiedere il riconoscimento della CCSVI, della sua diagnosi e del suo trattamento all’interno del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) senza costi per il malato, con l’inserimento della CCSVI nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA); poiché è compito dello Stato – in coerenza con l’articolo 32 della nostra Costituzione – garantire il pieno godimento del diritto alla salute e all’assistenza sanitaria a tutti i malati di CCSVI e Sclerosi Multipla.

Purtroppo, ha continuato Tabacco, ancora oggi, mentre le istituzioni preposte faticano a riconoscere pienamente questa scoperta scientifica, riceviamo ogni giorno richieste d’informazioni su dove eseguire l’esame “Ecocolordoppler (ECD)” utile per diagnosticare la CCSVI. L’Associazione, ha concluso Tabacco, ha in animo, quindi, di dare vita ad una fondazione che supporti la ricerca scientifica, non solo in relazione alla sclerosi multipla, ma anche a quei filoni di ricerca in campo medico che faticano ad affermarsi presso la Comunità scientifica. Testimonial di questa ultima giornata Nicoletta Mantovani Pavarotti, da sempre impegnata su questo fronte.

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