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Categoria: Sport
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I partenopei sono il quarto miglior attacco per media gol nei cinque maggiori campionati europei. Meglio di loro solo Monaco, Barcellona e Real Madrid. Eppure la vittoria del campionato di Serie A resta ancora una chimera.


Napoli se lattacco ancor“Lo Scudetto? È una bestemmia”. La frase di Maurizio Sarri è diventata un vero e proprio tormentone ogni qualvolta ci si trovi di parlare delle ambizioni tricolori del Napoli. È passato un anno dal 13 febbraio 2016 e da quell’1-0 allo Stadium, quando il tiro di Zaza riconsegnò alla Juventus il primo posto in classifica proprio ai danni dei partenopei, che fin lì avevano guidato la classifica per tutto il girone di ritorno e che a fine stagione avrebbero chiuso al secondo posto, a -9 dai bianconeri. Chissà in quanti a Napoli ancora oggi si chiedono cosa sarebbe successo se Reina fosse riuscito a smanacciare con suo guantone quel maledetto tiro… Quella notte il Napoli perse parecchio: partita, Scudetto, in un certo senso anche Higuain. Ma non sé stesso.

A distanza di 12 mesi dal turning point di Torino, i partenopei stanno disputando una stagione eccellente per risultati e qualità di gioco. Qualificati da primi in classifica nel proprio girone agli ottavi di Champions, terzi in campionato, miglior attacco di Serie A e quarto miglior reparto offensivo assoluto fra i maggiori campionati europei per media gol a partita. Tutto questo senza il centravanti titolare, quell’Arkadiusz Milik capace di non far rimpiangere il Pipita, con ben 7 reti prima dell’infortunio che lo ha messo KO l’8 ottobre dello scorso anno. Eppure il distacco dalla Juventus resta irrimediabilmente incolmabile: -9, lo stesso dell’ultima giornata di campionato 2015/16. La vittoria del torneo da parte dei partenopei è data a 2.10 da bwin.it.

Come spiegano gli esperti di bwin, se mettiamo a confronto l’attacco del Napoli (60 gol in Serie A dopo 25 giornate) con tutti quelli di Premier, Liga, Bundesliga e Ligue 1, vediamo che ci sono solo tre squadre che segnano mediamente di più dei partenopei: Monaco (2,9 reti a partita), Barcellona (2,7) e Real Madrid (2,6). Monegaschi e blancos guidano le classifiche dei rispettivi campionati, mentre i blaugrana sono secondi con ancora qualche speranza di titolo (il Real è a +1, ma ha due gare da recuperare). Raggiunto un livello di prolificità pari a quello di MSN (Messi-Suarez-Neymar) e BBC (Bale-Benzema-Ronaldo), cosa manca alla IMC (Insigne-Mertens-Callejon) per fare del Napoli una vera contender per lo Scudetto? Dati offensivi alla mano, nulla. I partenopei hanno solo due punti in meno della scorsa stagione, ma hanno segnato 7 reti in più, nonostante abbiano perso con l’addio di Higuain il loro principale riferimento offensivo.


I maggiori margini di miglioramento vanno dunque ricercati nella metà campo difensiva: Real Madrid e Barcellona hanno subito rispettivamente 18 e 19 gol. Il Monaco è a quota 24. Il Napoli è a 27, un dato peggiore di chi le sta davanti in classifica – Roma (24) e Juventus (17) – ma anche delle due squadre immediatamente alle spalle – Inter (24), Atalanta (26). Un altro problema, direttamente riconducibile a una fase difensiva che ha bisogno di crescere, sono i punti persi contro le piccole: i pareggi casalinghi con Palermo, Sassuolo e Pescara alla prima di campionato gridano vendetta. Con sei punti in più i partenopei sarebbero a -3 dalla Juventus, e a questo punto staremmo raccontando tutta un’altra storia…

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