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Categoria: Divagazioni Letterarie
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Incontri letterari nel cuore dell’Ogliastra. Una settimana ricca di cultura e di letture si è appena conclusa a Perdasdefogu.


Sette sere sette piazze sette libriIl Festival di Letture “Sette sere sette piazze sette libri”, iniziato lunedì 29 luglio nel comune di Perdasdefogu è giunto ieri alla serata conclusiva.  La manifestazione, alla sua terza edizione, è stata organizzata dalla Pro Loco di Perdasdefogu, dal Comune e con la collaborazione della biblioteca comunale “Daniele Lai”. Sette sere dedicate a sette libri e ai rispettivi autori in sette location differenti, in questo modo il pubblico ha potuto immergersi in diverse atmosfere suggerite dalle tematiche trattate ma anche da luoghi davvero caratteristici.

L’evento era iniziato lunedì con una serata dedicata alla Seconda Guerra Mondiale, in particolare al tragico periodo che l’Italia dovette affrontare a seguito dell’8 settembre 1943. Natalino Piras e Pietro Dettori hanno parlato del primo volume della collana Annales dell’ANPI di Nuoro, “Pastores Pitzinnos partigianos, eravamo insieme sbandati”. Le ricerche dei due studiosi hanno permesso di dare un nome e un volto ai partigiani sardi che parteciparono alla Guerra di Liberazione dal nazi-fascismo. I pitzinnos pastores (ragazzi pastori), provenienti per la maggior parte dal centro Sardegna vissero “insieme sbandati” quei momenti  successivi all’Armistizio, alcuni si trovavano in Africa, altri nelle campagne del basso Lazio dove in molti trovarono la morte per mano dei nazisti.

Nella stessa sera il giornalista Giacomo Mameli ha presentato il libro di Carlo Groppi, “La piccola banda di Ariano. Storie di guerra e di resistenza” (edizioni Il Chiassino), nel quale si racconta la storia di Vittorio Vargiu un partigiano sardo, originario di Ulassai e ucciso a Castelnuovo di Val di Cecina dalle SS nell’estate del 1944. Insieme al Vargiu furono uccisi anche un altro giovane sardo Francesco Piredda e due giovani nobili. Alla serata erano presenti alcuni parenti di Vittorio Vargiu tra cui anche il nipote Vittorio Cossu. È intervenuta anche l’assessore alla cultura del comune di Sadali, Roberta Mura.

Martedì 30 luglio nella Chiesa di San Sebastiano è stato presentato il libro del giornalista e noto presentatore di Ballarò, Giovanni Floris. Con “Oggi è un altro giorno” (Rizzoli) la serata è stata dedicata alle tante questioni legate alla politica italiana, alla sua classe dirigente e alla ri-costruzione del futuro del paese. Hanno dialogato con Floris il sindaco di Nuoro Alessandro Bianchi, Paola Piras vicesindaco di Cagliari e Mariano Carta primo cittadino di Perdasdefogu.

Serata al femminile, quella di mercoledì 31, con la compositrice e cantastorie Rossella Faa che ha presentato il suo libro-cd Sighi singin (Continua, Cantando).  Con un mix di diversi generi musicali jazz, salsa, rock e reggae e con testi in italiano, sardo e inglese, la compositrice ha fatto riflettere con ironia sulle paure delle donne: “Noi femmine abbiamo paura di molte cose. Ma il peggio è che dietro molte paure, spesso legittime, si nascondono retropensieri morbosi che le aggravano di vergogna e le rendono davvero insopportabili”.

Giovedì è stata la volta di “Affari riservati” (Dalai Editore) di Luciano Marrocu, docente di Storia contemporanea all’Università di Cagliari. Nel libro, presentato insieme ai giornalisti Paola Pilia e Alberto Urgu, ritroviamo Luciano Serra ed Eupremio Carruezzo poliziotti della Divisione Affari Generali e Riservati del Ministero dell’Interno Fascista, resi celebri dal primo romanzo giallo di Marrocu, “Faulas” del 2000. Lo sfondo storico è quello della Seconda Guerra Mondiale; durante la serata si è riflettuto anche su vari temi legati al periodo fascista.
Venerdì 2 agosto Alberto Capitta ha presentato il suo “Alberi erranti e Naufraghi” (Il Maestrale); nel romanzo s’intrecciano le storie e i destini di tre famiglie di una mai nominata ma ben riconoscibile Sardegna settentrionale. Mauro Pala, critico letterario e docente universitario, ha dialogato durante l’incontro con Capitta, il quale è stato definito dal critico Goffredo Fofi  “uno dei più interessanti  tra gli scrittori di una straordinaria fioritura sarda”.

Sabato 3 nella piazzetta Giuseppe Fiori, il giornalista Jacopo Onnis, a dieci anni dalla scomparsa ha ricordato la figura del giornalista e scrittore Giuseppe Fiori “personalità ricca e complessa, capace di sperimentare linguaggi nuovi nei più diversi campi della comunicazione”. Nel libro “Il coraggio della verità. L’Italia civile di Giuseppe Fiori”, edito da Cuec sono raccolte le testimonianze di numerose personalità che hanno conosciuto il Fiori. Alla serata era presente anche la figlia Simonetta Fiori giornalista di Repubblica.

Infine ieri l’evento è stato chiuso, con grande successo, dallo scrittore Flavio Soriga, il quale ha presentato il suo ultimo romanzo, il giallo “Metropolis” (Bompiani). L’uccisione di una giovane donna appartenente ad una nota famiglia di Cagliari, un carabiniere, le cui indagini  lo porteranno alla scoperta delle diverse sfaccettature della città del Poetto, sono al centro del romanzo.

Soriga durante la serata ha divertito il pubblico con battute di spirito, ma anche con storie della sua adolescenza raccontate con ironia e con grande semplicità.  Ha dialogato con lui con grande coinvolgimento, Costantino Cossu caposervizio di cultura&spettacoli del La Nuova Sardegna. L’evento ha ottenuto un buonissimo successo di pubblico, con un incremento del 30% rispetto alla passata edizione. Come ha dichiarato il giornalista Giacomo Mameli nella trasmissione radiofonica di Radio tre Fahrenheit, “l’intento di Sette Sere è quello di portare i libri dalla gente non la gente dai libri”.

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