Rimembrando Borgagne

Italia è la patria delle contrade e dei borghi, delle sagre e delle feste campagnole.


Dalle mia parti, in Campania, sono molteplici, spesso ripetitive e finiscono col farmi ingrassare ancor di più. Mi chiama un direttore amico con una proposta “”indecente””:- Vuoi andare in un borgo vicino Lecce, dove fanno una tre gg. di festa, tutto gratis, sponsorizzato dalla Regione Puglia, attraverso una associazione?… Mi farebbe piacere – rispondo io – anche se so che queste feste significano 5kg in più, ma conoscerò un luogo nuovo, stacco la spina del quotidiano lavoro, scambiando idee e suggestioni con i miei colleghi di viaggio.. Si chiama Borgagne il paesino che ci ospita, una piccola frazione di Melendugno in provincia di Lecce con circa 2000 abitanti, a soli 3 chilometri dal mare.

Bor…che??? Mi viene in aiuto google map e la mia curiosità per capire che si chiama Borgagne… il treno come sempre in ritardo (profondo sud), non mi meraviglia, essendo napoletano.. Sotto un sole cocente, nessuno per strada, raggiungo un locale dove mangerò qualcosa. Sento musica a me conosciuta (il mio amico Cantautore, Eugenio Bennato è innamorato del Salento, della sua musica, la pizzica, i canti corali). Un locale strapieno (forse tutti gli abitanti si sono trasferiti lì)… poi in Piazza al bar gestito da una famiglia italiana emigrata in Germania e ritornata poi nella sua terra natia. Nasce un feeling, in quanto anche io ex emigrante e solito curioso giornalista, “”sparo””” infinite domande, sino ad appagare la mia curiosità ed addirittura citando delle parole in tedesco, reminiscenze scolastiche. Ma la festa? Dicono che è una tre giorni serrata.

L’appuntamento è alla torre dell’orologio, chiedo alla Barista.. Ma è qui all’angolo, mi risponde. Con un sorriso, penso che Borgagne alla fine saranno due stradine ed una piazza. Il tema della tredicesima edizione, quest’anno è “voci di terra”. Cominciano ad allestire il palco, gli stands (poi saprò che si venderanno cose buonissime, che non sono solo due strade ed una piazza, che ci sono altri bar, Bed and Breakfast… Appuntamento con le guide, che ci dicono che a Borgagne, ci saranno le elezioni e che nel pomeriggio il sindaco uscente ci farà visita. Una delle guide, in lista, verrà poi eletta consigliera. “Lo scopriremo solo vivendo” diceva Battisti. Verissimo. Scoprirò che Borgagne è un bellissimo borgo, frazione di Meledugno ed abbraccia anche un altro piccolo borgo, Le Marine. Il Sindaco uscente, poi rieletto, è un giovane caparbio, intelligente, e sicuramente ha fatto bene per il suo territorio, in quanto i circa diecimila votanti lo hanno rivotato. Ma ritorniamo nell’alveo della festa. La prima serata con canti, balli, gente che viene dalle città e borghi limitrofi, turisti che conoscono borgoinfesta, ed una decina di giornalisti che girovagano fra uno stand, un coro, una salciccia… Il paese è piccolo, la gente mormora, della serie ci conoscevano tutti, non per nome, ma per il modo in cui ci muovevamo, fotografavamo.. addirittura chiedendo cosa significasse quella o quell’altra cosa, detta in “Salentino”…

I restanti due giorni, intervallati fra delizie, donne preparando le famose orecchiette, vini, giri a cavallo, gite in barca. C’è un sito archeologico, Roca. Anche lì google mi è venuto in aiuto, ma soprattutto la bravura di una archeologa che ci ha spiegato di tutto e di più. E poi, il mare, un mare cristallino, caldo, meraviglioso, posti incantati con rocce che si gettano a mare, tipo i nostri faraglioni capresi. Ma non dimentichiamo che siamo in Italia, patria delle svendite e delle corruzioni. Mi raccontano che in quella meraviglia gli abitanti stanno cercando di non far sorgere le trivelle per il gas…da ecologista quale sono mi è scappata una lacrima, posti di incommensurabile bellezza, darli in pasto ai pescecani internazionali, per il vil denaro…

Il mio io politico per un momento prende il sopravvento ma lasciamo spazio al io curioso… Ritorno subito a rivedere il mare blu, azzurro, turchese, dipendendo dai giochi del sole e delle sparute nuvole. Borgoinfesta è un progetto socioculturale nato dalla gente del posto, da associazioni che dedicano anima e corpo per far questa tre giorni un evento degno. E se siamo all’anno tredici, vuol dire che si è lavorato bene e si continuerà a farlo. Sostenibilità, ecologia e solidarietà rappresentano Borgoinfesta; Borgagne si dichiara “terra di accoglienza delle Comunità del Mondo” “Ngracalati di Borgagne, così si chiama l’associazione che organizza con certosino lavoro, l’annuale borgoinfesta..

Ho scritto volutamente in ritardo, in quanto,  questi luoghi dovrebbero essere promozionati sempre a prescindere dal momento di festa. Il tema ricorrente della regione è destagionalizzare, ed io penso sia un ottimo lemma, ma a patto che la regione, i comuni e gli stessi borghi remino tutti nella stessa direzione. La città più vicina a Borgagne e Meledugno è Lecce, seguita da Brindisi ad un 50ina di km. Bene, come dissi al Sindaco, consiglieri, guide, bisognerebbe organizzare manifestazione a Lecce di certo rilievo che poi portino turisti nei borghi, Ben vengano le feste annuali, e una stagione estiva piena, ma se si vuole vivere attivamente anche in inverno, sono sicuro che il Salento ha molto da dare, ed i borghi, di straordinari bellezza prenderne i benefici. Questo è il mio augurio, ricordandomi dei bei giorni trascorsi e delle meravigliose persone incontrate…

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