Mieloma, arriva il killer ”seriale” delle cellule tumorali

Presentato in anteprima mondiale all’International Myeloma Worshop di New Delhi. 


Si chiama Daratumumab ed è il primo di una nuova classe di anticorpi monoclonali che per la prima volta, grazie ad un meccanismo d’azione completamente nuovo, può sia stimolare il sistema immunitario che attaccare direttamente le cellule tumorali del mieloma multiplo. È anche il primo e unico anticorpo monoclonale per il mieloma ad aver dimostrato di essere efficace anche in monoterapia. Gli studi ad oggi effettuati sui pazienti più difficili da trattare, perché refrattari e quindi non più responsivi alle terapie disponibili, hanno mostrato risultati di efficacia mai raggiunti prima in termini di sopravvivenza libera da progressione di malattia e di risposta generale alla terapia.

“Sono i pazienti con mieloma multiplo più complessi da trattare, perché divenuti resistenti a tutte le classi di nuovi farmaci disponibili sino a questo momento, e con un’attesa di vita di pochi mesi – commenta Michele Cavo, professore ordinario di ematologia all’Istituto di Ematologia e Oncologia Medica “Seràgnoli” dell’Università di Bologna –. Nonostante queste premesse daratumumab in monoterapia ha prolungato la sopravvivenza di questi pazienti di 3 o 4 volte”. Daratumumab, in fase di approvazione in Italia, rappresenta un giro di boa nel miglioramento della terapia per il mieloma multiplo, delineando un nuovo paradigma di cura per i pazienti affetti da questa forma di tumore del sangue.

“Gli anticorpi monoclonali hanno il potenziale per cambiare radicalmente la strategia terapeutica del mieloma multiplo –spiega Mario Boccadoro, professore ordinario al Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute, Unità Operativa di Ematologia, Università di Torino –. Daratumumab può essere aggiunto alle terapie in corso e ha consentito di ottenere ottimi risultati anche nei pazienti più complessi; in combinazione, in soggetti alla seconda o terza ricaduta ha consentito di ridurre la mortalità fino al 60 per cento. Ora sono in corso studi per utilizzarlo già alla diagnosi e si aprono nuovi orizzonti per cui in futuro potremmo essere in grado di cronicizzare il mieloma multiplo”.

Daratumumab è il primo della classe di anticorpi monoclonali chiamati anti CD-38, in grado di unire all’attività immunitaria un’azione diretta che porta a morte le cellule tumorali. Un vero e proprio “serial killer” per le cellule malate. “Questo straordinario lavoro di studio e di ricerca – aggiunge Massimo Scaccabarozzi, Presidente e Amministratore Delegato di Janssen Italia – premia l’impegno e la costanza della nostra azienda a favore dei malati e della loro qualità di vita. Il nostro ‘killer seriale’, infatti, è un killer buono, uccide si, ma solo le cellule cattive, e consente ai pazienti un aumento di aspettativa e qualità di vita, impensabile fino a ieri. Alza il velo, infine, su una cura che ha potenzialità incredibili. Questo è un primo tassello inserito in un mosaico grandissimo, e lascia aperte molte altre strade da studiare e sviluppare”.

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