Mi chiedo se di Luca Capizzi

Il nuovo singolo dell’artista.


Nelle scorse settimane abbiamo potuto ascoltare attraverso le radio il nuovo singolo del cantautore di origini calabresi (Cosenza) e siciliane (catania) Luca Capizzi, secondo estratto dall’album omonimo dal titolo “Mi Chiedo Se“. Una canzone che ancora una volta mette in prima linea l’amore, un amore tanto forte da aver paura di restare solo e sprofondare nella solitudine. Un brano che trasuda d’influenze classiche della grande musica leggera italiana, tanto che si notano richiami ai nomi noti della storia della musica nostrana quali sono Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Nek, Giorgia, Elisa, Tiziano Ferro e tanti altri. In questi giorni abbiamo avuto la possibilità di incontrarlo e fargli qualche domanda.

Luca Capizzi, hai avuto una vita logisticamente movimentata, com’è nata la tua passione per la musica?

La passione per la musica me l’ha trasmessa mio padre. Per oltre 30 anni mio padre è stato il batterista di una band affermata nel nord della svizzera. Infatti all’età di 4 anni mi rifugiavo in camera mia con il mio piccolo stereo, le cassettine ed una penna usata come microfono. Da piccolino non cantavo le canzoni dei cartoni animati, ma già ero un vero e proprio appassionato di Sanremo. Infatti i primi brani che ho cantato sono “Brutta” di Alessandro Canino e “La Solitudine” di Laura Pausini.

Hai fatto molte esperienze in giro per il mondo e hai preso contatto con grandi artisti quanto è stato importante tutto questo per il tuo percorso artistico.

Anche se ho solo 28 anni, ho viaggiato molto nella mia vita, proprio perché ho sempre voglia di conoscere ed imparare cose nuove. Il contatto più importante l’ho avuto con Laura Pausini, quando per puro caso mi sono trovato catapultato sul set di un suo videoclip. Da quell’esperienza ho veramente capito di voler fare il cantante.

Luca Capizzi Parlaci un po’ delle tematiche delle tue canzoni e dei tuoi prossimi progetti.

Le tematiche di questo disco sono soprattutto l’amore, la passione per la musica e l’amicizia. In futuro mi piacerebbe scrivere su delle tematiche più delicate come il bullismo o il razzismo. I miei progetti sono di terminare per l’estate 2018 la promozione di questo album ed iniziare a preparare i nuovi brani per il prossimo disco. Ma ci sono molte altre cose in cantiere, ma che per ora non svelerò anche un po’ per scaramanzia!

Come vedi il panorama musicale odierno e cosa puoi consigliare ai giovani che intendono intraprendere la carriera musicale.

La musica di oggi e molto diversa da quella di ieri, ma è anche giusto che sia così. La musica si evolve anno dopo anno. L’unico vero problema è che i brani di oggi rimangono meno impressi nella mente che i brani di una volta. Non so quale sia il vero problema. Sarà che oggi giorno ne abbiamo fin troppa di musica? A volte anche della vera spazzatura. Purtroppo oggi giorno cantano davvero tutti. Soprattutto per la fama. Ma quando si canta e si scrive, non lo si fa per la fama, ma per la passione. Purtroppo questa è una cosa che molti giovani si scordano. L’unico consiglio vero che posso dare ai giovani che cercano di intraprendere questa strada e quello di essere sempre se stessi, di non cambiare ciò che sono. Non vendetevi a nessuno e portate avanti le vostre idee, solo così si può essere soddisfatti del proprio lavoro artistico.

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