Gioni Di Lullo e il coniglio più grande del mondo

Una passione e un amore verso un animale che si sta inserendo sempre di più nel focolare domestico.


Oggi amici del Titolo, incontriamo in questa intervista Gioni Di Lullo di Raviscanina in provincia di Caserta. Gioni ha una passione verso i conigli ma è una passione del tutto particolare, in quanto è stato già detentore con un coniglio chiamato Giosuè, del Guinness world record. Lo abbiamo incontrato e gli abbiamo posto alcune domande.

 

Gioni la tua passione verso i conigli inizia all’età di 9 anni, ci vuoi raccontare come nasce il tutto?

Un prodigio nasce a 4 anni la mia passione dono innato da Dio i miei genitori se mi regalavano un giocattolo io non l’ho accettavo mai ma se mi regalavano un coniglio ero il bambino più felice del mondo.

 

La compagnia di questi animali sta diventando sempre più ricercata nella società, secondo il tuo punto di vista, potrebbe essere una moda passeggera oppure lo stesso coniglio s’inserisce tra i futuri animali domestici?

Sappiamo che il coniglio oggi è il terzo animale classificato come animale da compagnia come il gatto e il cane, spero solo che non si faccia di un cattivo uso.

 

Proprio il tuo amore verso questo animale, che ricordiamo, fa parte della famiglia dei leporidi, ti ha portato a farti conoscere al grande pubblico inserendoti nel libro del Guinness World Recors, con Giosuè che pesava 24,4 kg per 1,08 metri di lunghezza. Che ricordo hai di quell’esperienza?

Un’esperienza  che mi ha stravolto la vita e mi ha reso sono entusiasta nell’essere un grande allevatore amatoriale.

 

Oggi quel record sembra vacillare con l’erede e nipote dal nome Sansone?

Si, sto effettuando degli accoppiamenti nella categoria della linea gigante e ho fatto nascere un prodigio dal nome Sansone.

 

Raggiungere certi risultati non è per niente semplice, come ci sei riuscito?

Ci vuole intelligenza e capacità, tecnica e maestria. Allevare significa amore. Il mangiare è una fondamentale nell’alimentazione, spesso la dieta giornaliera è composta da mele, carote, mangime, cavoli di verza, fieno e un po’ di tutto.

 

Quanto costa questa passione?

Parecchio, cimentarsi è sempre un gran sacrificio. Fortunatamente  il mio lavoro presso l’azienda Colacem Spa stabilimento di Sesto Campano in provincia di Isernia, mi permette in questa crisi devastante, di far fronte alle spese dovute ai conigli e con questo voglio ringraziare personalmente il direttore Massimo Giaccari.

 

Hai qualche sponsor che ti sostiene in quest’avventura?

Purtroppo non ho nessuno sponsor alle spalle e se ce ne fosse ne sarei orgoglioso, il mio è solo una somma tra sacrificio e sudore del lavoro per la mia grande passione.

 

Girando il mondo, hai riscontrato un maggiore interesse in qualche nazione specifica verso questo animale?

Certamente, dai miei viaggi, ho riscontrato un particolare interesse dalla Polonia. Il coniglio  rimane sempre un’animale tenerissimo se lo fossero anche le persone, oggi potremmo dire che la malvagità nel mondo non esisterebbe.

 

In conclusione, quali sono i tuoi prossimi traguardi?

Io e Sansone ci stiamo preparando per il Guinness World Records negli Usa 2020, non nascondo che ci piacerebbe portare un nuovo titolo mondiale ringraziando in qualche modo tutti quelli che hanno creduto in noi e da onorare la mia città d’origine, la provincia, la regione e l’Italia intera, con un secondo titolo consecutivo.

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