Festa di Santa Barbara

A Molfetta un momento di onorificenze e condivisione.


Il 4 dicembre, giorno in cui ricorre la festività di Santa Barbara, patrona della Marina Militare e di chi ha a che fare con fuochi, fulmini e polvere pirica,come i Vigili del Fuoco rappresenta un momento di unione, condivisione e festa, ma nello stesso tempo di preghiera e riflessione.

 

Anche quest’anno, come tradizione vuole, si è tenuta una celebrazione che ha visto la partecipazione delle autorità istituzionali delle città di Molfetta e Giovinazzo con i rispettivi sindaci Minervini e De Palma, affiancati dai comandanti delle forze dell’ ordine presenti sul territorio.

 

Non sono volute mancare all’appuntamento le associazioni combattentistiche e d’arma con i loro appartenenti, l’Istituto Nautico Vespucci di Molfetta con il suo dirigente, tanti rappresentanti del mondo associazionistico cittadino, per condividere questo momento molto sentito dalla locale Capitaneria di Porto  – Guardia Costiera.

 

La mattinata ha preso il via con lo schieramento dei militari e dei labari delle associazioni nei pressi della storica sede della Capitaneria; subito dopo è stata deposta con tutti gli onori una corona d’alloro presso il Monumento “Ai Caduti del Mare”, a cura dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia, precedentemente benedetta da Mons. Domenico Cornacchia, Vescovo della diocesi, per sancire il legame imperituro con la Marina.

 

Il Vescovo ha poi voluto riportare le parole di papa Francesco nei confronti della bellezza del nostro mare, pronunciate durante la visita in Vaticano lo scorso 1° dicembre, sottolineando l’emozione di quell’incontro. Ha poi ribadito il ruolo delle forze dell’ ordine a tutela del cittadino e della sicurezza, a difesa del bene comune, a sostegno e supporto della comunità.

 

Ha invocato l’aiuto per il lavoro non semplice che svolgono, ringraziando per la loro attiva e costante presenza sul territorio anche in difesa dei più deboli e nelle situazioni di pericolo. Ha poi benedetto il mare, fonte di sostentamento per tanti molfettesi che ci lavorano e lo solcano, ma ha rivolto anche un pensiero a quanti hanno perso la vita in mare.

 

A fare gli onori di casa il comandante del Compartimento Marittimo di Molfetta, il C.F. (CP) Michele Burlando affiancato dalla sua famiglia, perché questa è una festa di “famiglia” sia quella costituita dalla moglie e i tre splendidi piccoli, sia quella composta da tutto il suo equipaggio, perché senza il supporto dell’ una o dell’ altra non è la stessa cosa.

Tutti i convenuti si sono poi spostati all’ interno del Duomo di Molfetta dove è stata officiata la Santa Messa concelebrata insieme a don Gino Samarelli, neo parroco dello splendido edificio sacro molfettese.

 

Mons. Martella ha ricordato la figura di Santa Barbara e il suo martirio sottolineando il perché del legame con la Marina e gli artificieri. Ha anche voluto porre l’accento sulle missioni di pace, sul ruolo umanitario, sull’ impegno profuso dai militari per la difesa e la sicurezza dei cittadini.

 

Durante la cerimonia è stata distribuita a tutti i presenti l’immaginetta di Santa Barbara con la preghiera del marinaio di cui è stata data lettura seguita dall’ invocazione dei Vigili del Fuoco. Momento questo molto sentito ed emozionante perchè fa sentire di appartenere ad una famiglia.

 

A conclusione del rito religioso ha preso la parola il comandante Burlando che ha salutato i presenti e ringraziato per l’affetto con cui tutti lo hanno accolto dal suo insediamento, facendolo sentire parte della comunità.

 

Un ringraziamento speciale alle sue donne e ai suoi uomini che lo hanno coadiuvato e supportato, al sindaco e alle autorità, ma anche un pensiero a tutti coloro i quali sono legati al mare per motivi lavorativi nei più disparati settori. Ha affermato di considerarlo un privilegio il fatto di essere comandante della storica Capitaneria di Molfetta che ha dato lustro a tanti uomini e marinai.

 

A conclusione della cerimonia sono state conferite al personale le onorificenze per anzianità di servizio,        una Medaglia di Bronzo al Merito di Marina, e la Medaglia Mauriziana per dieci lustri di carriera. In particolare, il conferimento della Medaglia di Bronzo al sottocapo di prima classe Maurizio Riontino è legato al ricordo di un episodio di cronaca locale risalente al 2015, che anche grazie al pronto intervento del Militare premiato, il quale si immergeva in acqua al fine di evitare un volontario tentativo di affondamento, ha evitato un epilogo drammatico della vicenda. Una cerimonia congiunta al fine di sottolineare che le “divise” unite operano per il bene comune a servizio della collettività.

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