David Byrne, l’utopia dell’ottimismo

Il leader e la mente dei Talking Heads ritorna dopo ben quattordici anni con “American Utopia”, un disco solista che parla della realtà odierna con ironia e speranza, per scacciare i fantasmi di questi tempi cupi.


Quando si è definiti artisti influenti significa che la propria storia la si è già fatta, è il caso di David Byrne che, dalla gloria degli anni ’80 e dalle collaborazioni degli ultimi anni, oggi è investito come non mai di omaggi, citazioni, vedi Paolo Sorrentino che con la sua “This must be the place” ci ha fatto addirittura un film con la star Hollywoodiana Sean Penn.

“American Utopia” è un titolo provocatorio che spiega come le sue canzoni parlano, si, a volte del mondo com’è ma soprattutto del mondo come vorremmo che fosse, il tutto condito con leggerezza e ironia, perchè per essere presi sul serio non per forza bisogna essere seriosi.

Circondato da una squadra di prestigiosi collaboratori primo fra tutti un certo Brian Eno che ha dato il via al progetto fornendo le prime idee musicali, David ha sviluppato questo progetto parallelamente a “Reasons to be cheerful” (Le ragioni per essere ottimisti), una serie di conferenze divertenti e stimolanti che hanno come scopo quello di mostrare i lati positivi, le iniziative innovative e le energie nuove di un mondo che oggi è spesso votato ad arrivismo, egoismo, individualismo e disinteresse nei confronti dei temi ambientali.

A dispetto degli altri artisti che a volte con gli anni tendono ad inacidirsi e a perdere il filio della speranza (vedi Roger Waters), David non ci fa prediche, non si mette la giacca dell’impegnato, vuole invece raccontarci favole buone ma estremamente concrete, reali, con lo scopo di coltivare quella speranza, quell’ ottimismo, quella utopia di chi ancora non vuole arrendersi.

 

Il David Byrne di oggi è un uomo, gentile, posato che continua a considerare la musica solo una parte della sua missione artistica che comprende teatro, editoria, discografia, cinema e ogni forma di comunicazione, rete compresa.

“American Utopia” abbraccia l’aspetto socio-politico dei giorni nostri ma lo fa in modo laterale e metaforico: ad esempio, “Everyday is a miracle” si chiede come può essere il mondo per uno scarafaggio, si rivolge al mondo animale per riflettere sull’uomo, “Here” flirta piacevolmente con l’elettronoca sperimentale

A lanciare l’uscita dell’album la ritmata e irregolare “Everybody’s coming to my house”, che vede la firma, tra gli altri, della promessa della musica nera Sampha e del fidato e sempre presente Brian Eno.

Qui il video: https://www.youtube.com/watch?v=euEgyXoOonk

David Byrne presenterà dal vivo l’album anche in Italia. Questi gli appuntamenti riservati al nostro paese: il 19 luglio al Pala De André di Ravenna, il 20 alla Arena Santa Giuliana di Perugia e la chiusura sarà in Piazza Unità d’Italia a Trieste il 21 luglio.

 

Informazioni

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MUSICAL EXPRESS è un programma di Fabio Alberti, in onda tutti i giorni alle 10,10 – 15,10 – 21,00 su Radio Budrio

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