Frazioni di secondo che spaccano l’anima o la riempiono di vita.
Spesso il vero senso della vita, sta nel cercare la vita stessa anche nelle piccole cose. Ciò che rimane di noi stessi, sono i sorrisi, l’amore negli altri concedendo anche piccole pacche a supporto di ciò che malinconicamente il nostro esistere porta in seno tra gli alti e i bassi di una quotidiana routine.
Il Tempo, unità di misura elastica e mai fedele nella percezione momentanea delle nostre emozioni. Dilatato, quando l’attesa la fa da padrona, ristretto quando a volte in gioco, a perdere vi è solo la vita. Nel mezzo, le speranze si consumano, le voci si alternano, i ricordi incominciano a fare breccia e desistono dall’essere pietre miliari, ma poi, saranno fondamenta lasciate in eredità, da presenze assenze di figure a noi care dandoci possibilità di continuare a vivere.
Siamo esseri anche con punti deboli, ci guardiamo bene dall’evidenziarli per non essere sopraffatti, manchiamo di fiducia negli altri ma poi, anche con le nostre piccole defezioni, abbiamo bisogno gli uni degli altri per continuare a vivere. Ognuno di noi corre verso un traguardo, raggiunto uno se ne pone un altro, così fino a quando, le variabili del tempo e del destino non giocano a carte scoperte, dandoci innumerevoli opportunità di vittoria finale.
A volte il Tempo litiga con se stesso. Rende la vita un raggio di sole, la tiene calda solo per un breve periodo, gli concede un rombo di un tuono, una velocità pari alla luce e ne irradia di gioia il suo esistere fino alla fine. Chi vive nello spazio di mezzo, resta stordito da un’elasticità temporale poco incline alla razionalità. Tutto si consuma in un giro di giostra, tra cavalli e carrozze adornate di ogni decorazione e trombe che inneggiano a valzer, mentre il bimbo seduto sul cavallo più bello, si appresta a scendere lasciandoci di lui un dolce e infinito ricordo. Good Race
