Dal 4 al 21 settembre la kermesse musicale coinvolgerà Torino e Milano.
Sarà inaugurata il 4 settembre al Teatro Regio di Torino con le “Danze Ungheresi” di Brahms, “L’incompiuta” di Schubert e “Lieder” di Mahler eseguite dalla Budapest Festival Orchestra, diretta da Iván Fischer, mentre il 5 settembre la Scala di Milano ospiterà un concerto dedicato a Claudio Abbado, sempre diretto da Fischer. Dunque, Milano e Torino tornano così ad essere un unico grande palcoscenico con la rassegna di musica classica, jazz e pop che coinvolgerà le due città per diciotto giorni, fino al 21 settembre.
Quattro i principali sentieri sonori che accompagneranno il pubblico in questo viaggio: quello della Grande Guerra, che sarà ricordato anche con una rassegna cinematografica, curata dal Museo Nazionale del Cinema, con otto film; ci sarà poi un tributo al grande compositore ceco Leós Janáček, nel centosessantesimo anno dalla nascita, e ancora Brahms, protagonista assoluto sia a Milano che a Torino con una ricca rassegna a lui dedicata, mentre il focus sulla musica contemporanea si concentrerà quest’anno sui compositori Fabio Vacchi e Beat Furrer.
Il Festival propone un cartellone ampio e composito, dove la scoperta di generi ed epoche diverse diventa inevitabile, percorrendone la ricchezza e la varietà. Grandi orchestre, complessi da camera e solisti provenienti da ventisette Paesi si esibiranno in spazi canonici e inconsueti: dalle sale da concerto alle chiese, dalle piazze ai cortili, passando per musei, palazzi, carceri e stabilimenti industriali. Non mancheranno concerti dedicati ai bambini.
Roberto Vecchioni sarà inoltre il protagonista di un particolare incontro con il pubblico. A Torino la chiusura del Festival sarà affidata alla celebre cantante israeliana Noa che interpreterà in chiave sinfonica le canzoni del suo repertorio con l’Orchestra Nazionale della Rai in uno straordinario concerto in occasione della sessantaseiesima edizione del Prix Italia e nell’ambito della Giornata Internazionale della Pace. A Milano doppia chiusura: il concerto dell’Orchestra della Radio Polacca di Katowice con Krystian Zimerman e un dance closing party animato da un dj set di tre ore e mezzo con musica dagli anni Sessanta ai Duemila.
