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E' stata annunciata l'uscita di "Chuck", disco postumo di uno dei migliori chitarristi di tutti i tempi, punto di riferimento per tanti artisti, dai Beatles ai Rolling Stones, dai Beach Boys ai Red Hot Chili Peppers.


Chuck Berry, l'inventore del rock'n rollBurbero, egocentrico, discusso. Ma amato, stimato in maniera incondizionata da tutti i musicisti, fino all'ultimo giorno della sua vita, terminata a 90 anni. Da giovane Chuck si è fatto le ossa sui palchi della sua città, Saint Louis, costretto a suonare country per farsi conoscere e vincere la diffidenza dei bianchi, ma mettendo già nella sua musica quel blues che serviva.

Negli anni 40 e 50 ha fatto scoccare la scintilla del rock n roll ispirando artisti dei decenni succesivi come John Lennon che lo ha definito il primo poeta del rock e come Keith Richards, il chitarrista dei Rolling Stones, che da sempre lo venerava e col quale ha avuto collaborazioni e ha diviso palchi e situazioni a volte burrascose e conflittuali, mantenendo nei suoi confronti la massima stima. A Chuck Berry è attribuita anche l'invenzione della cosiddetta "Duck Walk (o passo dell'anatra, in italiano), la sua caratteristica camminata eseguita mentre suona la chitarra e diventata suo tratto caratteristico. La sua vita, tormentata e piena di guai giudiziari si è affiancata ad una carriera coerente passata sempre a suonare, senza sosta, su palchi prestigiosi.

Dal '55 al '59 Chuck Berry ha dominato le classifiche americane con "Johnny B. Goode", "Roll over Beethoven", "You can't catch me", brani che, oltre ad essere potenti e ballabili raccontavano dei ragazzi, dei loro sogni e per la prima volta, della ribellione nei confronti della conformista società americana, il tutto con una ironia e una cultura di base allora sconosciuta per la musica nera, viste le sue origini medio borghesi. Un altro momento fondamentale per lui è stato il passaggio agli anni '60 con l'esplosione di Beatles e Rolling Stones, musicisti che guardavano a lui come un innovatore e un punto di riferimento, i Beach Boys copiarono spudoratamente la sua "Sweet little sixteen"  per la loro celeberrima "Surfin USA", e saranno poi costretti a citare Chuck tra gli autori del brano.

Nel 1964 usciva “You never can tell”, canzone che, trent'anni dopo è stata inserita nella colonna sonora di Pulp Fiction, la celebratissima pellicola di Quentin Tarantino. Nel '72 il primo posto in classifica arrivava con  "My ding-a-ling", canzone dal testo piuttosto buffo ed esplicito, omaggiata anche dai Simpson, dove nell'episodio "Lisa's Pony" si ironizzava sul presunto invito alla masturbazione presente nella canzone. In sessant'anni di storia tanti artisti hanno risuonato le sue canzoni, tra i tanti citiamo i Beatles con "Roll Over Beethoven" i Rolling Stones di "Come On", gli AC/DC  con "School Days", Jimi Hendrix in una strabiliante versione di "Johnny B. Goode". E poi tanti hanno persino citato il suo nome nei testi, dai Red Hot Chili Peppers a Bob Seger, dai Beach Boys ai Mott The Hoople, passando per Meat Loaf, Kid Rock, ELO e Gilberto Gil.

A pochi giorni dalla scomparsa il profilo Facebook di Chuck Berry così recita: “Da sabato, giorno della morte di Chuck, la famiglia Berry ha ricevuto molte richieste di informazioni da parte di amici, fan e media sul suo album “Chuck”, annunciato il 18 Ottobre 2016, giorno del suo 90esimo compleanno. Lavorare all'uscita di questo disco nel corso degli ultimi anni ha dato a Chuck grande gioia e soddisfazione. I nostri cuori sono molto pesanti in questo momento, ma sappiamo che il desiderio più grande che aveva Chuck era di vedere pubblicato questo album e sappiamo che non esiste un modo migliore per celebrare e ricordare i suoi 90 anni di vita che attraverso la sua musica.. Chuck Berry non c'è più ma il suo rock and roll ha avuto e avrà lunga vita, ne siamo sicuri..

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MUSICAL EXPRESS è un programma di Fabio Alberti, in onda tutti i giorni alle 10,10 – 15,10 – 21,00 su Radio Budrio

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