I sigilli donati dalla famiglia Fiocchi sono stati inseriti negli ambienti del Museo aggiungendo interessanti pezzi alla raccolta.
Un oggetto d'arte che forse pochi conoscono sotto questo punto di vista è il 'sigillo', che ha invece un valore storico e artistico di indubbio interesse e che può essere conosciuto meglio grazie a un Museo di la Spezia ad esso dedicato. Martina Fiocchi ha deciso di contribuire a questa esposizione con la donazione della collezione di sigilli antichi appartenuti alla sorella Maria, un gruppo di sessantuno pregevoli esemplari, provenienti da Europa, Asia e Stati Uniti d’America, databili tra l’inizio del XVIII secolo e i primi decenni del XX.
Le matrici che compongono questa collezione possono essere considerate dei rari esemplari, come quelle appartenute a personaggi eminenti, come il conte palatino Johann Gottfried Diesseldorff - politico e trattatista del '700 o l’inglese Richard Greene, membro del Collegio Reale di Medicina. La scelta del Museo del Sigillo come destinazione di questo bene di famiglia, viene da un legame di Maria Fiocchi con le nostre zone, ma anche dall'unicità di questo museo, il cui nucleo principale proviene dal signor Euro Cappellini, presente alla presentazione della nuova collezione assieme al vicesindaco Cristiano Ruggia.
Il Museo del Sigillo è ospitato nella Palazzina delle Arti "Lucio R. Rosaia", una costruzione neogotica che si affaccia sulla via del Prione, la strada più antica della città. Questa struttura nasce nell'anno 2000 è contiene la più completa collezione sfragistica mai riunita, con pezzi che vanno dal IV millennio a.C. all'epoca contemporanea. La raccolta è stata realizzata in più di trent'anni di ricerche con la collaborazione delle più famose case d'asta ed è costituita da più di 1500 pezzi attraverso i quali è possibile tracciare lo sviluppo delle impronte nella storia della civiltà.
Gli oggetti esposti costituiscono un museo delle piccole cose, radunando nelle stanze dedicate veri pezzi d'arte che in un minuscolo spazio offrono esempi di raffinata tecnica di lavorazione sia in metallo che in altri materiali, vetro, legno, avorio. Troviamo soggetti di ogni tipo, volti femminili, piccole sculture, animali, zampe che tengono il sigillo, draghi o forme puramente decorative, ma di una raffinatezza unica che bene si può cogliere grazie all'allestimento che ha evitato ogni tipo di interferenza visiva utilizzando teche completamente di vetro.
Visitare il Museo del Sigillo significa aprirsi ad un microcosmo in cui si riconosce la storia nel suo evolversi, ma anche usi e gusti di paesi lontani così come accade anche nel nucleo di pezzi donanti dalla famiglia Fiocchi, in cui compaiono sigilli provenienti persino dalla Mongolia, dal Tibet e dalla Cina.