Il perverso intreccio tra politica e finanza che ci frega il portafoglio e la vita di Gianluigi Paragone.
Lunedì 15 maggio, alle ore 17.30, alla Libreria Rizzoli Galleria (Galleria Vittorio Emanuele II), ad ingresso libero, si terrà la presentazione del libro “GangBank” (Edizioni Piemme) di Gianluigi Paragone, giornalista e conduttore televisivo. Dialogano con l’autore Daniele Manca (Corriere della Sera) e Giulio Sapelli, storico ed economista. Il libro svela (numeri e dati alla mano) i meccanismi che governano il perverso intreccio tra finanza e politica, ai danni dei cittadini. Ci sono i colossi bancari, con gli ultimi clamorosi fallimenti, ci sono i fondi d’investimento, le agenzie di rating e le multinazionali in questo grande affresco che ha sullo sfondo la politica, quella nazionale e quella europea (soprattutto). Si parla di lavoro, di norme e dei loro effetti, di giovani, di partecipazione e di democrazia.
Un’analisi tagliente e accessibile per fornire al risparmiatore le informazioni necessarie per meglio comprendere le banche e i mercati finanziari. «Per loro ci siamo indebitati, abbiamo perso il potere d’acquisto, il lavoro, i diritti e le tutele sociali. se pensate che tutto questo non riguardi la vostra banca, i vostri soldi, la vostra vita, voi, vi sbagliate di grosso». «Caro risparmiatore, i suoi soldi sono i nostri. Pertanto non ce li chieda, perché noi li facciamo girare nel nostro interesse. Nel caso non fosse soddisfatto del servizio, non importa: tanto non ci troverà. Siamo nell’era del mondo liquido, dei servizi immateriali, dei call center…».
Non sarebbe meglio se ce lo dicessero così chiaramente, invece di illuderci con pubblicità da Baci Perugina? Almeno uno lo sa. Lo sa… Quelle che ci mancano in realtà sono le informazioni. Noi andiamo sulla fiducia, loro sulla nostra ignoranza. Loro sono il GangBank: un sistema di saccheggio instaurato dalle élite – colossi bancari, fondi d’investimento, agenzie di rating, multinazionali – che controllano la finanza globale. Dilagano come orde barbariche non limitandosi ad applicare le loro spietate strategie, ma spacciandole addirittura per interventi salvifici. L’Italia è un tragico esempio. Per venticinque anni è stata un perfetto terreno di caccia.
Con il beneplacito di politici complici, interessati, spesso inetti, il modello sociale e imprenditoriale italiano – che il mondo ci invidiava – è stato indebolito e smantellato. Al grido, ripetuto come un mantra da media e politici, di «il pubblico è male, il privato è bene», «siamo troppo spreconi» e «ce lo chiede l’Europa», ci siamo indebitati, abbiamo perso il lavoro, i diritti, le tutele sociali e democratiche. I danni ormai sono così gravi che non si può fingere di non vederli. GangBank è un atto d’accusa senza sconti, che non ha paura di fare i nomi dei colpevoli e di svelarne i misfatti. Ma è anche uno sprone a informarsi e tutelarsi e un appello alla riscossa. A riprendersi, con l’arma della democrazia, tutto quello che ci spetta di diritto.
Gianluigi Paragone (1971), è stato vicedirettore di Rai2, rete sulla quale ha condotto anche la trasmissione L’ultima parola. È stato uno dei conduttori della trasmissione Benvenuti nella giungla su Radio 105. Dal 2013 conduce La Gabbia e La Gabbia Open su La7. È ideatore e protagonista di un one man show sui perversi intrecci tra finanza e politica, che viene rappresentato in vari teatri. GangBank è il suo primo libro.