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I progetti del governo sulle ristrutturazioni.


Ecobonus più a lungo ed aliquote più alteIl rischio di veder abbassata la percentuale degli ecobonus tra qualche mese sembra essere ormai scongiurato almeno per qualche anno ancora dopo le affermazioni del viceministro dell’Economia Enrico Morando. Durante un suo intervento ad un  convegno di Confindustria, Morando ha eviscerato alcuni dati importanti sull’impatto che gli ecobonus hanno avuto sulle aziende edili, ma a vantaggio anche del 55% delle famiglie italiane che ha potuto contare sugli sconti derivanti dal risparmio fiscale. In base ai dati che sono stati elaborati da Cresme e il Servizio Studi della Camera nel 2015 gli investimenti dovuti all’uso dell’ecobonus sono stati di circa 25 miliardi, e per il 2016 il dato è ancora più positivo, con una potenziale chiusura dell’anno a 29 miliardi di euro.

Secondo Morando, il governo vorrebbe anche lavorare per trovare degli aggiustamenti che aumentino l’appeal degli ecobonus, aumentando la percentuale nel caso di esecuzione di lavori che permettano sia il risparmio energetico che la messa in sicurezza nel rispetto delle norme antisismiche.  Il vice ministro ha infatti voluto sottolineare che “fare i due tipi di lavori assieme costa meno, non solo per il fatto che il cantiere si apre una volta invece di due”. Secondo i calcoli fatti dagli esperti “Se devo spendere 15 mila euro per il risparmio energetico e altri 15mila per la messa in sicurezza antisismica, sembrerebbe dimostrato che se fatto contemporaneamente i secondi 15mila euro possono diventare da 5 a 10 mila, con un risparmio particolarmente importante”.

In un periodo in cui il mercato immobiliare continua a languire, ma i tassi dei prestiti e dei mutui sono particolarmente vantaggiosi, chiedere un preventivo tanto per sostenere le spese di ristrutturazione, quanto per poi procedere alla scelta della ditta (approfondimenti su http://www.spaziomutui.com/preventivo-prestito.htm), sembra essere ancora più allettante nell’ottica di non dover mettere da parte il desiderio di sistemare la casa in base ai propri desideri, senza doversi accontentare. Mai come in questo periodo ci sono promozioni interessanti che stuzzicano l’appetito di potenziali o già mutuatari, come dimostra l’aumento del lato dell’offerta.


Verrebbe da domandarsi se al di là delle pubblicità e delle promozioni però la situazione sia realmente così, e dato che i numeri non mentono si può fare riferimento a una semplice comparazione tipo che uno dei maggiori comparatori ha fatto a titolo di esempio: per un impiegato milanese di 35 anni di età, con un reddito di 2.600 euro mensili, che richiede un importo di mutuo di 80.000 euro, per un immobile di 150.000 euro, con la durata del mutuo di 15 anni, il mutuo migliore a tasso fisso è Hello! Home Fisso (rata 500,20 euro, Tan 1,60%, Taeg 1,78%). Stesse condizioni a tasso variabile, il più conveniente risulta invece il Mutuo a Tasso Variabile Semprelight del gruppo Ubi con Iw Bank (rata di 480,56 euro, Tan 1,05%;Taeg dell’1,16%).

(Pubbliredazionale)

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