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Esposte una decina di opere pittoriche, di grandi dimensioni di Mirko Baricchi.


A Parma c'è HumusIl prossimo sabato 27 giugno alle ore 18.00, presso la Galleria San Ludovico di Parma in Borgo del Parmigianino, 2/a, sarà inaugurata la mostra personale di Mirko Baricchi, mentre, per tutta la durata della mostra, un’opera dell’artista sarà esposta nella prima sala della Pinacoteca Stuard sempre in Borgo del Parmigianino, 2/b, con oltre duecento opere dal XIV secolo al Novecento. L’evento, curato da Chiara Canali è Patrocinata dal Comune di Parma, ed organizzata dall’Associazione Culturale Art Company in collaborazione con le gallerie Cardelli & Fontana artecontemporanea di Sarzana, La Spezia e la Bonioni Arte di Reggio Emilia.

 

Secondo quanto riferisce l’organizzazione, la mostra, presenta una decina di opere pittoriche, perlopiù di grandi dimensioni, realizzate nel 2014-2015. Dedicate al tema della natura e del paesaggio terrestre, esse si soffermano sul ruolo dell’Umano all’interno di un ciclo naturale legato alla terra. Una ricerca che si spinge oltre il paesaggio, scavando nelle sue radici profonde per parlare dell’immaginario che da sempre lo nutre e lo sostenta. Per quanto riguarda l’allestimento, sempre da quanto riferiscono gli organizzatori, è pensato per la sequenza di nicchie che caratterizza la chiesa sconsacrata, prevede l’alternanza di opere su tela e su carta che disegnano vuoti e pieni all’interno di uno spazio caratterizzato da forti accelerazioni e rallentamenti nella fruizione.

 

Completa il progetto il video Making of  “Germogli  e di stelle”, che presenta il lavoro in progressione, realizzato da Paolo Ranieri in occasione dell’omonima mostra. Per comprendere meglio il percorso dell’artista, ci avvaliamo delle parole della curatrice Chiara Canali: «Dopo un periodo più denso, di accumulo di segni, tracce e materie, Baricchi ha ricercato la strada della sottrazione, della riduzione, della riemersione, della rinascita (anche in coincidenza con un nuovo momento autobiografico) che si traduce in uno stile più libero, essenziale, aereo, che sa trattare le superfici pittoriche con la leggerezza e l’incanto della poesia. [...] Le sue opere sono come finestre aperte non sul paesaggio, tout court, ma sulla coscienza poetica del reale e del paesaggio o, meglio, su ciò che il reale e il paesaggio diventano passando attraverso la profondità che abita la coscienza di un pittore, in un rapporto con l’Umano che supera i limiti di ogni naturalismo».

 

E molto interessante è anche il punto di vista dello stesso artista, che nel merito della mostra afferma: «Humus è una sorta di pratica della contemplazione, della pausa, intesa proprio nella sua accezione più prosaica. Pausa mentale e fisica, sedersi e ascoltare. […] Dopo la prima germogliazione era tempo di assicurare al mio fare un terreno fertile per una “continuazione”. Un momento necessario di stasi per far decantare il pensiero e i mezzi pittorici». Infine, alcune doverose notizie su Mirko Baricchi, natio di La Spezia, classe 1970 che dopo il liceo si trasferisce a Firenze, dove frequenta l’Istituto per l’Arte e il Restauro Palazzo Spinelli. Parte quindi per il Messico, lavorando come illustratore per una nota agenzia di comunicazione americana, senza abbandonare tuttavia la sua passione per la pittura. In una delle sue numerose visite ai musei messicani, viene folgorato dall’artista Rufino Tamayo. Lascia il lavoro in agenzia e, poco dopo, partecipa ad una collettiva al Museo Siqueros, ricevendo riscontri positivi da parte della critica. Tornato in Italia, si trasferisce a Milano, dove sfrutta la sua abilità di disegnatore nel campo della pubblicità e dell’editoria. In questo periodo matura la decisione di dedicarsi esclusivamente alla pittura.

 

Nel 1998 si stabilisce a La Spezia, avviando una proficua collaborazione con Cardelli & Fontana artecontemporanea. Prende parte a numerose esposizioni e fiere d’arte. Tra le recenti personali, si segnalano “Maculae” (Bonioni Arte, Reggio Emilia, 2010), “De Rerum” (Galería Barcelona, Barcellona, Spagna, 2010), “Rendez-vous con Mirko Baricchi” (Galleria Bianconi, Milano, 2011), “De Rerum” (Galerie Fabrice Galvani, Toulouse, Francia, 2011) e “Germogli. e di stelle” (Cardelli & Fontana, Sarzana, La Spezia, 2012). Sue opere sono presenti nelle collezioni di CAMeC, Centro Arte Moderna e Contemporanea, collezione Battolini, Fondazione Cassa di Risparmio della Spezia, Civica Raccolta del Disegno - MuSa di Salò (BS). Concludiamo col ricordare che la mostra sarà visitabile fino al 26 luglio 2015 con i seguenti orari: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì con orario 17.00-23.00, sabato e domenica ore 10.30-12.30 e 17.00-23.00, martedì chiuso.

Nella foto l'opera di Mirko Baricchi fonte csart

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