Il gruppo statunitense New Orleans Gospel Messengers al Teatro Civico del capoluogo ligure.
La sera dell'antivigilia di Natale si è tenuto un concerto al teatro Civico della Spezia che ha avvicinato e coinvolto gli spettatori nella calda atmosfera della musica Gospel. A cantare e suonare sul palco c'era il gruppo statunitense New Orleans Gospel Messengers che ha seguito l'esibizione del gruppo livornese Jubilation Gospel Choir. Il gruppo statunitense si è presentato con cinque elementi, due femminili e tre maschili, tra i quali il fondatore e grande performer Kelroy Price.
Il gruppo nacque appunto da un'idea di Jerome Clark che con Kelroy Price decise di trasformare nel 1994 un gruppo di amici in una band. Il loro talento sia come cantanti che come autori, si è sviluppato negli anni grazie a collaborazioni con gruppi come The Mighty Chariots, The Randolph Brothers e i Price Brothers. Arrivano in Europa nel 1998 ottenendo un immediato successo. Il loro obiettivo è portare nel mondo il messaggio della musica Gospel che nella loro città portano anche nelle abitazioni per anziani che non si possono recare in chiesa. Il loro stile affonda le proprie radici nel Gospel tradizionale offrendo un'esperienza musicale che non lascia nulla al caso, con strumenti vocali di grande precisione.
La potenza delle voci si è riscontrata già dal primo brano, non si trattava solo di volume, ma di grande calore e atmosfera. Nessuna imprecisione nel potenziare la voce e grandi estensioni sia nei toni alti che in quelli bassi. Quello che più è stato palese però è la grande padronanza del palco e della scena, la consapevolezza di saper coinvolgere ogni spettatore nella loro performance di ritmi blues. Clark è sceso tra il pubblico rivolgendosi anche singolarmente alle persone, più avanti la platea e tutti gli spettatori sono stati coinvolti nei loro ritmi, invitati a cantare la nota Happy Day, ma anche a ballare... il teatro era ridondante delle loro voci avvolgenti, al punto da muoversi in comitiva nei corridoi della platea dietro la cantante Joycelyn Owens. Una grande festa dunque, un esperienza gospel non solo nella musica, ma anche nello spirito gioioso di preparazione alle Feste.
