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Categoria: Notizie Sicilia
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Dai canti popolari di Beethoven alle esperienze europee di Gershwin ed Ellington, la musica tra le vigne racconta una storia di dialogo interculturale.


La musica classica tra le uve del Nero d'AvolaDue appuntamenti da non perdere, l’11 e il 12 agosto, nel cuore dell’estate e delle vigne di Nero d’Avola che si preparano alla vendemmia: la seconda edizione di “Planeta Santa Cecilia in Musica” riporterà a Noto, dopo il successo dello scorso anno, il maestro Giovanni Bietti e il suo Open Trios con un doppio programma che rinnoverà l’antico legame tra il vino e la musica, seguito da una cena di Casa Planeta di fronte all’antico Palmento restaurato della tenuta di Buonivini. “Dopo l’inaugurazione della settima mostra di ‘Viaggio in Sicilia #7’ al Museo Salinas e della terza edizione di ‘Sciaranuova Festival’ nel nostro Teatro in Vigna sull’Etna - conferma Francesca Planeta -, grazie alla prestigiosa collaborazione con Giovanni Bietti rafforziamo sempre di più il legame tra la nostra tenuta di Buonivini a Noto e un’altra forma d’arte: la Musica. Con questi due concerti in vigna, tra i mandorli, i carrubi e l’antico palmento restaurato, celebreremo l’inizio della vendemmia: è qui che nasce infatti il Nero d’Avola Santa Cecilia, il vino che porta il nome della nostra famiglia e della patrona della musica”.

Giovanni Bietti, al pianoforte, sarà accompagnato da Pasquale Laino al sax e Luca Caponi alle percussioni, e guiderà il pubblico alla scoperta di una storia musicale attraverso gli spartiti di Beethoven, George Gershwin e Duke Ellington.  Il primo appuntamento sarà l’11 agosto con “L’Europa di Beethoven. Canti popolari delle varie nazioni d’Europa: il primo Progetto Multiculturale”. Bietti e l’Open Trios esploreranno gli arrangiamenti fatti da Beethoven sui canti popolari di diverse nazioni europee, tra cui diversi dedicati ai brindisi, in particolare uno scozzese e uno irlandese.

“Beethoven realizzò - racconta Bietti - quello che oggi chiameremmo un Progetto Multiculturale ante litteram, probabilmente il primo nella storia della nostra cultura: l’idea di far dialogare tra loro, attraverso l’elaborazione e la tecnica musicale colta occidentale, tutti i popoli”.  Il 12 agosto il programma sarà dedicato a gli “Americani a Parigi”, con particolare riferimento al rapporto di George Gershwin e Duke Ellington con l’Europa e la musica classica occidentale: “I due artisti realizzarono una sintesi culturale tra le più affascinanti nella storia della musica del Novecento, che ci appare forse ancora più attuale nella prospettiva multi-culturale e multi-etnica dei nostri giorni.

Un’educazione all’ascolto, alla tolleranza, al confronto con culture diverse, insomma, che ci consente di arricchire il nostro sguardo sul mondo e allo stesso tempo di esplorare nuove strade”. È proprio il tema del dialogo interculturale, che tiene insieme i due concerti, a rappresentare anche il primo legame col vino: “È quello che oggi succede in questo mondo e in particolare in un’azienda come Planeta - conferma Giovanni Bietti - in cui l’idea di territorio è anche implicitamente sempre un’idea di dialogo tra i territori. L’idea di identità, unita a quella di migrazione e di ibridazione, accomuna da sempre il vino e la musica. Così come li accomuna la memoria della fruizione: entrambi vengono consumati (bevuti, ascoltati, eseguiti) e da quel momento, per non scomparire, devono costruirsi uno spazio nuovo, sospeso tra passato e futuro. Nel connubio tra vino e musica si esprime l’unione dei cinque sensi, musica e vino si rafforzano e si arricchiscono a vicenda dando vita a una esperienza sinestetica unica”.

Info e prenotazioni:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Tel. 091 327965

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