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Categoria: Comunicati
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Sabato 8 aprile a Granarolo dell'Emilia, l’evento che ha decretato il nuovo volto dell’associazione. Il professor Fabio Gabrielli è stato acclamato Presidente onorario.


CCSVI rinnovati i vertici Il rinnovo dei vertici nazionali si è tenuto sabato 8 aprile a Granarolo dell'Emilia durante l’Assemblea annuale dei soci, alla quale hanno preso parte esponenti associativi di molte regioni italiane, in rappresentanza dell'intero Corpo associativo. A conclusione del congresso, sono stati eletti come consiglieri al Consiglio Direttivo 2017/2020 dell’Associazione, i soci: Balletta Emanuela, Dati Luigi, De Girolamo Massimo, Dugo Salvatore, Lanzarini Viviana, Narducci Francesco, Nicolini Gualtiero Walter, Tabacco Francesco, Tagliavini Bruno. Il professor Fabio Gabrielli è stato acclamato Presidente onorario della nostra Associazione.

Fabio Gabrielli (video a lato), classe 1962, filosofo, toscano d’origine ma comasco d’adozione, dal 2008 Preside della Facoltà di Scienze Umane e Ordinario di Antropologia filosofica all’Università Ludes di Lugano, prima di andare a Lugano è stato insegnante al Collegio Gallio di Como. Ha scritto vari saggi e numerosi articoli scientifici nell’ambito dell’antropologia e della filosofia applicata, con particolare riferimento a tematiche biologiche ed esistenziali. I suoi studi – scrive nel curriculum – vertono, attualmente, sulle dinamiche biologiche e culturali della coscienza e sui disturbi dell’umore, soprattutto la depressione maggiore, tra natura e cultura. Ed è proprio per il suo impegno in questo ambito che viene proposta la sua candidatura per il premio Nobel con Cocchi e Tonello. La proposta parte per chiedere di premiare la ricerca sui marcatori biologici della depressione maggiore e della sindrome bipolare che è stata svolta dal biochimico Massimo Cocchi, dal biomatematico Lucio Tonello, cui si è aggiunto nel 2009 Fabio Gabrielli.

Cocchi, Tonello, Gabrielli hanno individuato in alcuni acidi grassi contenuti nelle piastrine la chiave per diagnosticare la depressione maggiore rispetto alla sindrome bipolare. Si tratta di uno dei punti cruciali della psichiatria, con ricadute patologiche, esistenziali, economiche imponenti. Cocchi, in particolare, ha analizzato il ruolo delle piastrine nella diagnosi psichiatrica dei disturbi dell’umore; Tonello ha studiato apposite reti neurali per darne una spiegazione biomatematica; Gabrielli ha approfondito il loro ruolo sugli stati di coscienza e la loro modificazione rispetto ai contesti antropologici e sociali. Un lavoro, appunto, che ha spinto a proporre la candidatura di Massimo Cocchi, Lucio Tonello, Fabio Gabrielli per il Nobel (l’area è da definire, tra medicina e biologia).

«Sicuramente questa proposta è una bella soddisfazione – ammette Gabrielli – A volte si pensa che la filosofia sia astratta, non applicabile alla realtà. La ricerca che abbiamo fatto dimostra invece che la buona filosofia parte sempre dal corpo. E alla fine speriamo che questa nostra ricerca possa essere premiata e dare risultati importanti nel combattere la depressione, che è un male devastante per la nostra società».

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