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Categoria: Divagazioni Letterarie
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I libri come beni pubblici e strumenti di integrazione, le biblioteche come case del dialogo.


Torna Elbabook: la voce degli editori indipendentiDal 26 al 29 luglio torna in scena Elbabook, l’unico festival isolano dedicato all’editoria indipendente. Alla base c’è un progetto di riqualificazione turistica e artigianale di Rio nell’Elba: riscoprire un borgo affascinante, lontano dal clamore delle spiagge più note, unito al panorama che si ha dell’isola, offre la possibilità di esplorare l’entroterra, di sentire l’ospitalità semplice delle persone.

La direzione artistica di Marco Belli, sorretta da quella organizzativa di Roberta Bergamaschi, Giorgio Rizzoni e Andrea Lunghi, ha dato origine a quattro giorni di incontri, tavole rotonde, spettacoli e presentazioni per dare voce alle piccole e medie realtà editoriali, insieme alle piccole e medie istituzioni, e disegnare strategie per la loro valorizzazione, a favore della “bibliodiversità”. La mappa del Festival conterà 24 case editrici provenienti dall’intera Penisola, tra cui Tunuè, NN Editore, Henry Beyle, Edicola, Mille Gru e AltraEconomia. Nel dettaglio: http://www.elbabookfestival.com/


A rendere possibile un evento per la collettività all’insegna della cultura è stato il supporto di Acqua dell’Elba, main sponsor, eccellenza internazionale dell’hand-made toscano in materia di profumi ed essenze, di Comieco, Consorzio Nazionale Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, di Locman orologeria italiana, di Moby Lines traghetti, di Dampaì accessori monda, di Zurich Assoprofin Consulting, nonché il patrocinio di Symbola, virtuosa “Fondazione per le qualità italiane”, della Regione Toscana, della prestigiosa Fondazione “Elba”, e del Parco dell’Arcipelago Toscano, che festeggerà insieme allo staff del festival i vent’anni dalla sua nascita.


LE NOVITÀ IN PROGRAMMA

Il sipario si alzerà su Piazza Matteotti, sul dibattito Biblioteche, granai contro l’inverno dello spirito, per spaziare dalla tutela dei depositi pubblici alla legittimazione dei cataloghi editoriali di fronte ai mass media. Entreranno nel merito Andrea Kerbaker e Giuseppe Marcenaro, giornalisti e scrittori, e Matteo Codignola, editor e traduttore di Adelphi. Il programma è ricco: si prosegue con le colazioni in compagnia degli editori, presentazioni delle novità sul mercato, spettacoli teatrali con la Compagnia Kublakan e di giocoleria con i Metà e Mavà. Di maggiore concentrazione saranno le due tavole rotonde: la Terrazza del Barcocaio si affaccerà sul mondo con Libri, scuola e nuove cittadinanze, insieme agli scrittori Tahar Lamri e Mihai Butcovan, alla docente Carla Bagna dell’Unistrasi e a Silvia De Marchi, editor e collaboratrice parlamentare; mentre l’altro tema portante sarà necessariamente nostrano, Diritto d’autore e nuove configurazioni dell’editoria indipendente in Italia, a cominciare dal destino della SIAE.

Ne discuteranno Roberto Caso, docente dell’Università degli Studi di Trento, Simone Aliprandi, fondatore del progetto Copyleft-Italia, l’editore Paolo Primavera e Mario Sileo, docente e responsabile del progetto ComunEbook, la prima casa editrice digitale costituita da un’istituzione, il Comune di Ferrara. Non mancheranno i laboratori per i più piccoli, all’interno del Teatro Garibaldi, o il viaggio Alla scoperta dei fondali marini, nella Casa del Parco “Franco Franchini, a cura della biologa marina Chiara Luciani. Non si conteranno neanche le degustazioni enogastronomiche offerte dai Consorzi Visit Elba e Visit Ferrara che accoglieranno lo chef stellato Mauro Spadoni. L’Illustration Marathon, organizzata dalla casa editrice Kleiner Flug, chiuderà il palinsesto. I disegnatori si cimenteranno in una graphic novel dal titolo Ferro, manifesto del debito storico con le miniere degli anni ’80.


IL PREMIO “LORENZO CLARIS APPIANI”

Non va tralasciato che Elbabook conta sulla consulenza scientifica dell’Università per Stranieri di Siena. Una sinergia che per la seconda edizione ha istituito un premio alla migliore traduzione in italiano. Il Premio dedicato a Lorenzo Claris Appiani, il giovane avvocato assassinato, è un’ulteriore testimonianza di quanto l’attenzione al particolare sia la via per una società più coesa e meno indifferente nei confronti delle minoranze. La famiglia Appiani è di origini elbane e si è sempre impegnata a sostegno dello sviluppo intellettuale della propria isola. Non a caso, la lingua scelta per la traduzione in italiano è l’arabo, a dimostrazione che i bacini culturali a noi lontani muovono saperi preziosi da condividere. Conoscere significa essere disposti ad ascoltare l’altro, significa combattere la paura cieca e facilitare la comprensione tra i popoli. L’integrazione, però, interessa da vicino anche la nostra società; perciò i detenuti del carcere di Porto Azzurro terranno letture delle loro esperienze. A questo proposito, sarà proiettato in Piazza Matteotti il documentario Asmarina, alla cui visione seguirà l’intervista ai registi Alan Maglio e Medhin Paolos, di ritorno dagli Stati Uniti.

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