Stampa
Categoria: Notizie Lombardia
Visite: 578

La metamorfosi delle dinamiche sociali nell'epoca 2.0. per la regia di Lisa Moras e Marco Bellocchio. Parte del Progetto DonneTeatroDiritti per la stagione PACTATeatroInProgress, in scena al Teatro Oscar il 24 e 25 novembre 2015.


Rooms 2.0. Storia di una hikikomori italianaGli attimi di vita di una quasi trentenne scanditi dai click del web. Olivia è una ragazza afflitta da un malessere esistenziale tipico della società contemporanea in cui il sovraccarico di informazioni e lo scollamento tra vero, reale e virtuale sono fattori di crisi molto profonde. E' una ragazza colta e spiritosa che decide di fare un esperimento estremo da condividere sul web: chiudersi nel suo appartamento e isolarsi dalla vita sociale a tempo indeterminato. Un viaggio nelle terre selvagge della rete alla ricerca della propria identità, una traversata spiritosa, autoironica e crudele che la porterà a confronto con se stessa.

ROOMS 2.0 prende spunto dal fenomeno degli Hikikomori, termine giapponese che significa letteralmente stare in disparte, isolarsi e si riferisce a coloro che hanno scelto di ritirarsi dalla vita sociale. In Giappone gli Hikikomori sono circa numero di un milione, ma il fenomeno è ormai una realtà anche in Europa - solo a Milano si contano circa duemila casi. “Questo progetto non racconta le fasi che precedono la reclusione volontaria di Olivia, né vuole essere un'indagine sul disagio tipico degli Hikikomori che anzi viene utilizzato solo come spunto. – spiega l’autrice del testo Lisa Moras - Ma vuole raccontare l’isolamento come un esperimento eversivo, ponderato e razionale”.

La protagonista, pur essendo sola in scena, dialoga costantemente con un sistema di interlocutori distanti da lei e lo fa tramite i mezzi tecnologici di cui dispone. Le voci del web, i familiari, gli amici, i commentatori del suo blog, gli sconosciuti delle chat-room agiscono come un vero e proprio coro: osservano, intervengono, difendono, accusano, esistono prima e dopo la connessione che Olivia stabilisce con loro. Al centro della scena una tenda da campeggio rialzata, fragile casa/manifesto di Olivia in cui poter scegliere se mostrarsi o celarsi, da indossare come una gonna, o picchettare per un sit in di protesta. A circondarla dodici lampadine che rappresentano le presenze digitali con cui Olivia interloquisce, il coro. In basso uno schermo video collegato a una videocamera posta all'interno della tenda che verrà utilizzata da Olivia. Sarà webcam, zoom, buco della serratura tramite cui spiare e farsi spiare in quel gioco voyeuristico cui spesso il web invita.

e-max.it: your social media marketing partner
Joomla SEF URLs by Artio

I cookie ci aiutano a fornire piena efficienza ai nostri servizi, continuando a navigare sul sito, ne accetti l'utilizzo. Per Informazioni.