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Categoria: Cinema e Teatro
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Rai Tre riscende in pista e lo fa in grande stile buttandosi nell’impresa di un prodotto assolutamente innovativo e per nulla banale.


Non Uccidere, fiction dal sapore noirNon uccidere, si chiama così la prima fiction targata RaiTre dopo tanti anni. Il terzo canale ha, infatti, da tempo scelto una linea editoriale improntata sull’informazione, la cultura e il grande cinema, purtroppo spesso dimenticato, piuttosto che sull’intrattenimento a base di fiction. Per ricordarne un’altra bisogna andare indietro con la mente fino alla vecchia e cara Squadra prima e il suo spin off Spaccanapoli dopo. L’ambito è più o meno lo stesso, ma il mood è totalmente diverso. Un clima decisamente più scuro, quasi noir circonda i personaggi, le storie e gli ambienti di Non uccidere. Torino, la città protagonista, è raccontata in modo particolare, riconoscibile solo attraverso qualche inquadratura della Mole o della Gran Madre.

Protagonista in assoluto Miriam Leone, lontana anni luce dai suoi esordi televisivi, l’ex Miss Italia ha studiato ed è diventata una brava attrice in grado di impersonare una donna, l’ispettore Valeria Ferro, complessa, complicata e piena di problemi. Con le sue occhiaie da persona attaccata al suo lavoro, Valeria, nel corso delle dieci puntate di Non Uccidere, cercherà di risolvere i casi di omicidi strettamente legati alla nostra attualità, ma anche di fare pace con se stessa e con una madre, che ha il volto della bravissima Monica Guerritore, che anni addietro si è macchiata di un crimine terribile, l’assassinio del padre di Valeria.

L’ispettore Ferro sarà costretta a confrontarsi ogni giorno con storie di ordinaria violenza, ma non potrà certo ignorare la sua complicata vita privata, resa difficile dalla convivenza, una volta uscita di prigione, con la madre Lucia e da una relazione sentimentale con un uomo molto più grande di lei e per giunta suo capo. Non uccidere ha il sapore dei film classici di una volta, una sorta di Maigret dei giorni nostri. La cura, l’attenzione per il dettaglio, il poco uso della musica e l’ambientazione spesso cupa dell’hinterland torinese conferiscono a questa fiction un quid in più che la rende accattivante. Non è certo una commedia, questo è chiaro, ma prodotti di questo genere mancavano in rai da molto tempo ed è significativo che a riprenderli sia stata proprio una rete che da tempo aveva detto no al genere.  Dieci gialli in piena regola dunque, che vedranno la luce ogni venerdì alle 21.10 su Rai Tre. Assolutamente da non perdere.

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